Edilizia scolastica, Connola “Necessaria semplificazione codice appalti”

slider, Modena

Intercedere presso il governo affinché venga semplificato il codice degli appalti, in quanto gli obiettivi del Pnrr non sono raggiungibili senza un profondo ripensamento del quadro di regole costruito nello scorso decennio. Questo il tema dell’ordine del giorno redatto dalla consigliera comunale Pd Lucia Connola focalizzato particolarmente sull’edilizia scolastica.

Giunta e sindaco di Modena sollecitino il governo perché convochi al più presto, alla presenza del ministro dell’Istruzione Bianchi, l’Osservatorio nazionale dell’Edilizia scolastica affinché tutti i soggetti, Regioni, Anci, Upi e le comunità locali che ne fanno parte, possano condividere e fare proposte sull’intero processo degli interventi di edilizia scolastica nell’ambito del Pnrr, nonché sui criteri di selezione dei progetti già individuati e da selezionare. Lo chiede con un ordine del giorno condiviso da tutto il gruppo Pd la consigliera comunale Lucia Connola. “È nell’interesse nazionale mettere gli enti locali, ad iniziare dai Comuni, nella condizione di poter effettivamente utilizzare le risorse che saranno erogate attraverso apparati e regole profondamente rinnovati”, afferma Connola, sottolineando come l’Anci abbia già da tempo richiesto la semplificazione del codice degli appalti – da consolidare e ampliare -, la semplificazione degli strumenti di programmazione degli enti locali, l’allentamento dei vincoli sulle assunzioni di personale qualificato e lo snellimento dei monitoraggi sui i finanziamenti e sulle opere pubbliche, ancora troppo complessi e spesso duplicati, che devono comunque essere assistiti da sistemi telematici efficienti e di facile uso.

La consigliera insieme al gruppo Pd di Modena impegna quindi sindaco e giunta a chiedere al governo di procedere ad una semplificazione del codice degli appalti, di erogare i finanziamenti diretti a sostegno degli investimenti, in modo che gli enti locali recuperino una più ampia discrezionalità amministrativa in capo ai Ministeri che li regolano; e infine di ampliare i tempi, a volte molto stringenti, che passano dalla pubblicazione dei bandi alla presentazione dei progetti, permettendo così agli enti locali, stante le difficoltà di personale, di avere un periodo adeguato a predisporre e presentare progetti coerenti con gli indicatori.