Mirandola, Mantovani “Nessun progetto sulle ciclabili”

Dai Circoli

“L’assestamento di bilancio appena votato non prevede di fatto risorse per un vero piano territoriale di ciclabili che colleghino il capoluogo alle frazioni e che facciano della Ciclovia del Sole la dorsale connettiva del nostro territorio, con la prospettiva di valorizzazione turistica e rivitalizzazione delle frazioni, nei fatti sempre più dimenticate”: è la denuncia della consigliera comunale Pd Alessandra Mantovani. Ecco la sua nota:

La bocciatura da parte della Lega della mozione presentata da FdI sulla costruzione di una ciclabile che congiunga Mortizzuolo e Mirandola in occasione del Consiglio comunale del 29 luglio scorso non è solo significativa delle imbarazzanti sfaldature interne della maggioranza di centro destra che regge il nostro Comune. La proposta della Lega di costruzione di un tratto di ciclabile di 700m a Mortizzuolo è apparsa inadeguata a Lugli di FdI, ma appare del tutto insufficiente anche al Pd, anche se per ragioni in parte diverse e in un’ottica più generale. L’assestamento di bilancio appena votato non prevede di fatto risorse per un vero piano territoriale di ciclabili che colleghino il capoluogo alle frazioni e che facciano della Ciclovia del Sole la dorsale connettiva del nostro territorio, con la prospettiva di valorizzazione turistica e rivitalizzazione delle frazioni, nei fatti sempre più dimenticate. Occorre infatti ragionare in un’ottica di rete: collegare Tramuschio alla Ciclovia, poi S. Martino Spino e Gavello fino a Quarantoli; connettere in sicurezza Confine, Ponte S. Pellegrino a Mortizzuolo con accesso alle Valli; prolungare la ciclabile del centro di Mortizzuolo per inserirsi nella Ciclovia; e infine collegare S. Giacomo, attraverso la Chico Mendes, e viale Gramsci. Una prima progettazione di massima era stata realizzata dall’Amministrazione precedente con un incarico esterno. Servirebbe quindi completarla, occorrerebbero investimenti importanti per i prossimi 3/5 anni da parte del Comune, come anche la capacità di partecipare a bandi regionali ed europei per acquisire finanziamenti pubblici. Questa Amministrazione invece non solo per partito preso rigetta ogni cosa fatta da chi l’ha preceduta per ricominciare da capo, con un evidente spreco di tempi e di risorse. Ma appare anche desolatamente povera di idee e ferma nella progettazione generale, dunque anche rispetto alla rete delle ciclabili. Non si dimentichi che la fine di luglio sarebbe stata la prima scadenza di legge per la presentazione del Documento Unico di Programmazione (DUP) per il triennio 2022-2024, dove si dovrebbero leggere i progetti e gli investimenti e capire se le buone intenzioni – anche in materia di ciclabili – sono pure chiacchiere o hanno un qualche fondamento nella realtà. Il documento invece non è stato presentato e questo vuol dire una sola cosa. Mirandola è ferma, nell’avvitamento prodotto dalla sempre più difficoltosa e costosa operazione della Mirandolexit, che di fatto blocca ogni progettualità vera e di lungo periodo per la città e per il suo territorio”.