Cardiologia Mirandola, Pd “Coerenza con impegni e nomina Ratti”

Dai Circoli

Ecco il commento del capogruppo del Pf – Liste Civiche in Unione Paolo Negro insieme al presidente, Carlo Tassi, e al vicepresidente, Orville Raisi, della Commissione Sanità in Ucman:

“A fronte del periodo acuto della pandemia, si sono operate scelte organizzative quali lo spostamento temporaneo del reparto di Cardiologia dell‘ Ospedale di Mirandola sull’ospedale di Carpi, anche in forza del primariato a scavalco tra i due reparti, oggi superato a seguito delle dimissioni del primario dalla sede di Mirandola. Chiediamo da tempo, essendo ormai l’Ospedale covid free, che siano stabiliti tempi e modi di rientro della Cardiologia, con spazi dedicati, posti letto e personale al fine di garantirne la piena funzionalità, come peraltro già avvenuto per gli altri reparti, determinando migliori performance nell’assistenza ospedaliera e con maggiore soddisfazione dei cittadini. L’AUSL aveva risposto alle nostre sollecitazioni garantendo il rientro del Reparto. Del previsto piano di potenziamento dell’Ospedale di Mirandola fa parte integrante e fondamentale il Reparto di Cardiologia, con, in prospettiva, una sua vocazione e specializzazione rispetto a quello di Carpi. Il Reparto, a pieno servizio, deve quindi tornare quanto prima nell’Ospedale di Mirandola, soprattutto oggi dopo la recente nomina da parte dell’Azienda AUSL del professionista stimato e conosciuto Dott. Carlo Ratti, quale nuovo Direttore di Struttura Complessa di Cardiologia, in attesa del concorso. Ieri siamo venuti a conoscenza, a mezzo stampa, che la guardia cardiologica sarà ridotta da h 24 ad h 12, con la copertura delle ore notturne da parte di altre strutture ospedaliere. Anche se è facilmente immaginabile ipotizzare che la scelta possa essere motivata da carenza di personale. La riteniamo una motivazione profondamente incoerente: tutti sappiamo che a Mirandola era presente un reparto di cardiologia con proprio personale, trasferito in seguito a Carpi, e di conseguenza non è giustificabile il mancato rientro del personale necessario ad assicurare l’emergenza cardiologica 24 ore al giorno, soprattutto oggi dopo la nomina del Direttore di Struttura di Cardiologia di Mirandola. Per questo motivo non prendiamo nemmeno in considerazione l’ipotesi di riduzione del servizio cardiologico da h24 ad h12 perché, come abbiamo affermato tante volte, le parole hanno un senso: il potenziamento e la pari dignità dell’Ospedale di Mirandola sono incompatibili con scelte di questo tipo. Chiediamo all’AUSL coerenza con gli impegni concordati e programmati”