Ferraris, Pd Modena “Ci appelliamo al ministro Bianchi”

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La responsabile scuola Pd Modena Federica Venturelli, il capogruppo del Pd di Modena Antonio Carpentieri e il segretario cittadino Pd Andrea Bortolamasi hanno scritto una lettera indirizzata ai deputati Piero Fassino, Beatrice Lorenzin e Giuditta Pini in cui chiedono agli onorevoli di portare all’attenzione del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi il caso della scuola secondaria di primo grado “Galileo Ferraris”.

 

Il Partito Democratico di Modena chiede al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che vengano attribuite le ulteriori risorse per l’adeguamento dell’organico di fatto, al fine di poter confermare, per le scuole secondarie di primo grado “Galileo Ferraris” di Modena le 9 sezioni per l’anno scolastico 2021/22. Secondo il Pd di Modena evitare che venga cancellata una sezione “sarebbe un importante segnale politico per l’intera città e per le famiglie che fanno riferimento a questa scuola, un segnale che dimostrerebbe quanto questo governo investa e creda nella scuola pubblica”. La responsabile scuola Pd Modena Federica Venturelli, il capogruppo del Pd di Modena Antonio Carpentieri e il segretario cittadino Pd Andrea Bortolamasi hanno quindi scritto una lettera ai deputati Piero Fassino, Beatrice Lorenzin e Giuditta Pini chiedendo loro di portare all’attenzione del ministro Bianchi la situazione delle scuole Ferraris. Il Pd di Modena ribadisce come diminuendo le sezioni si avrebbero classi con 25 alunni, di cui 1, se non 2, sarebbero disabili certificati: “Una situazione complicatissima da evitare ad ogni costo”. “Come scritto già all’Ufficio Scolastico Provinciale e Regionale – fanno sapere dal Pd – riteniamo che la scuola, soprattutto quella pubblica, debba riuscire a garantire un’offerta formativa di qualità per non lasciare indietro nessuno a partire dagli alunni più fragili, che non sono solo quelli certificati ma anche quelli che vivono in condizioni socio-economiche svantaggiate, e per fare ciò deve mettere in campo ogni azione possibile a partire dall’organizzazione e dalla formazione delle classi. È indubbio che ci troviamo di fronte a un calo demografico di cui non solo la scuola ma la politica tutta deve farsi carico e tenere conto ma, in questo caso, mantenendo le 9 sezioni la normativa sarebbe comunque pienamente rispettata. Chiediamo inoltre al Governo e al Parlamento di attivarsi, con urgenza, per risolvere definitivamente il problema del sovraffollamento delle classi, garantendo agli studenti maggiore sicurezza e qualità della didattica.

Riteniamo che ciò sarà possibile solo con una modifica del provvedimento che norma l’organizzazione delle classi, il DPR 81/2009, emanato in applicazione di un piano programmatico di contenimento della spesa per l’Istruzione di durata triennale, i cui parametri sono ormai obsoleti a fronte della situazione pandemica nella quale versano gli studenti e la scuola tutta da più di un anno e che consideriamo inoltre la causa che ha determinato la situazione emergenziale di sovraffollamento odierna, nonché un ostacolo al diritto allo studio di tanti studenti e studentesse in condizioni socio-economiche difficili”.