Punti nascita montagna, Costi “Conferma impegno per riapertura”

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L’assessore regionale Donini conferma l’impegno per la riapertura dei punti nascita in montagna rispondendo all’interrogazione del Pd a firma della consigliera regionale Palma Costi. “Siamo soddisfatti – commenta Palma Costi – perché la Giunta considera prioritario l’investimento sui punti nascita, sui servizi e sui percorsi materno-infantili. Vigileremo per un percorso rapido e condiviso, Covid permettendo.”

Il Programma di mandato della Giunta Bonaccini per l’XI legislatura reca nero su bianco la ‘riapertura dei Punti nascita in montagna: per garantire un’assistenza alla nascita di qualità e in sicurezza nei luoghi collocati in zone montane predisporremo un protocollo operativo sperimentale da condividere con il Ministero della Salute’. Nell’interrogazione alla Giunta, presentata oggi in Commissione Politiche per la salute dalla consigliera Palma Costi (prima firmataria Roberta Mori e sottoscritta anche dai colleghi Andrea Costa e Matteo Daffadà), si chiedevano però i tempi e soprattutto i modi della riattivazione di questi “presìdi di prossimità essenziali al benessere delle persone, allo sviluppo demografico e sociale di zone già soggette a potenziale abbandono”. “L’assessore alla Sanità ha rimarcato come l’emergenza pandemica assorba ancora, purtroppo, le energie e le risorse disponibili, né potrebbe essere altrimenti – riferisce la consigliera Costi – ma ciò che conta è la riapertura dei Punti nascita restino un obiettivo prioritario della Regione sul quale ci misureremo. E su questo le parole di Donini ci rassicurano.” Donini ha ricordato che la riapertura di Pavullo, al pari degli altri tre Punti nascita chiusi in Emilia-Romagna nel 2017, era tra le azioni prioritarie e già intraprese prima che scoppiasse la pandemia, tanto che si stava predisponendo un protocollo operativo sperimentale con il coinvolgimento dei territori. L’assessore ha assicurato che il prima possibile, “appena l’epidemia e le sue ripercussioni ci daranno respiro”, la Giunta riprenderà in mano sia la sperimentazione per garantire l’apertura in una massima sicurezza, sia la revisione dei parametri nazionali in sede di Conferenza Stato-Regioni. “È importante che l’assessore abbia rimarcato anche la necessità e urgenza di un percorso sicuro, assistito e protetto per le partorienti, nascituri e operatori sanitari in tutti i territori dell’Emilia-Romagna – riferisce la Costi – compresi i servizi per sostenere la genitorialità nell’ambito di un potenziamento delle reti ospedaliere e socio-sanitarie.” “Saremo vigili sull’operato della Giunta regionali in materia, puntando a riprendere il percorso per la riattivazione dei punti nascita già dall’autunno – conclude la consigliera – perché i nostri territori e le Comunità se lo aspettano e perché questa misura serve a migliorare la qualità sanitaria complessiva. Inoltre, spesso l’Emilia-Romagna è laboratorio, in campo sanitario, per misure nazionali e vorremmo lo fosse in particolare per rivedere i parametri di sicurezza che hanno portato a chiudere Servizi così essenziali in tante località del Paese.”