Unione Sorbara, Centrosinistra “Incentivare occupazione femminile”

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È stato approvato con 21 voti a favore e tre astenuti l’ordine del giorno presentato dal Gruppo Centrosinistra per l’Unione scritto insieme al gruppo delle Donne Democratiche dell’Unione del Sorbara in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere «Per un orientamento all’impatto di genere delle politiche del territorio e un utilizzo efficace delle risorse del Recovery Fund». Ecco la nota del Gruppo:

“La violenza sulle donne si combatte con azioni olistiche e integrate su tutto il territorio, ampliando la rete antiviolenza territoriale, puntando sull’occupazione femminile quale strumento di liberazione, autonomia e autodeterminazione; promuovendo un cambiamento culturale attraverso l’adozione di un linguaggio di genere non discriminante, e percorsi di educazione e formazione per giovani e adulti; agendo sull’organizzazione dei tempi di vita e i tempi del territorio ripensando all’organizzazione dei servizi, del sociale, dei trasporti attivando un meccanismo di valutazione dell’impatto di genere su tutte le scelte future. I numeri parlano chiaro: da maggio a settembre 2020 c’è stato un aumento del processo di femminilizzazione della povertà, tant’è che le donne che hanno chiesto aiuto a livello nazionale sono state il 54,4%; rispetto agli stessi mesi del 2019 si è registrato il 75% delle chiamate in più al 1522, numero nazionale antiviolenza e stalking; il tasso di occupazione femminile si è rivelato pari al 49%, con stipendi medi pari solo al 59,5% di quello degli uomini; infine il 73% delle persone che si sono dimesse volontariamente sono state donne, giovani, impossibilitate a conciliare lavoro di cura e occupazione. Questi dati devono farci riflettere, soprattutto ora che stiamo vivendo una seconda ondata di pandemia, perché la mancanza di sicurezza economica e di autonomia espone le donne ancora di più al rischio della violenza oltre a impedirne l’uscita da situazioni di violenza. Pertanto con questo odg abbiamo invitato la Giunta di Unione a porre l’attenzione al fenomeno della violenza sulle donne adottando un approccio olistico e integrato: in primis rimettendo al centro l’occupazione delle donne, strumento imprescindibile di liberazione, autonomia, anche promuovendo sul territorio percorsi di alfabetizzazione finanziaria, digitale e imprenditoriale; secondo, investendo e promuovendo percorsi di educazione al genere e alle differenze, alla non violenza e di alfabetizzazione all’emotività sia per giovani che adulti; terzo, consolidando ed espandendo la rete antiviolenza locale investendo sui servizi di prossimità e la mediazione culturale in considerazione della complessità e diversity del territorio. Si è quindi impegnata la Giunta a destinare il 50% dei fondi provenienti dal Recovery Fund all’occupazione e alla promozione dei diritti delle donne e politiche di parità, in linea con la strategia per l’uguaglianza di genere della Commissione europea; ad adottare un linguaggio di genere non discriminante in tutti gli atti e gli ambiti della Pubblica amministrazione; ad avviare un meccanismo ex ante di valutazione dell’impatto di genere in tutte le scelte future del territorio, nella lettura della realtà e nella pianificazione di soluzioni, ripensando all’organizzazione della scuola, del sociale, dei trasporti, dei servizi e a un diverso rapporto tra i tempi della vita e i tempi del territorio. Si provvederà pertanto ad ampliare il «tavolo interistituzionale per la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere» a tutto il territorio dell’Unione, trasformandolo e regolamentandolo nel «tavolo interistituzionale per la prevenzione il contrasto della violenza di genere e la promozione delle pari opportunità» dove aprire fin da subito una discussione per l’individuazione di progetti e soluzioni e misure da adottare in questa direzione, per una risposta pubblica che dovrà essere inclusiva, paritaria, plurale, multiculturale, attenta alle diversità tutte e non più fondata su un modello neutro e singolo di uomo (generalmente maschio, bianco, sano ed eterosessuale). Un ordine del giorno, a detta di diversi Consiglieri, molto coraggioso e che mette nel programma di Unione ancora maggior attenzione nelle politiche di genere”.