Il Consiglio comunale di Modena ha votato all’unanimità la mozione presentata dal Gruppo Pd, primo firmatario il consigliere comunale Alberto Cirelli, che chiede di dare massima priorità alla realizzazione di un “Piano urbano del commercio”, soprattutto in seguito all’emergenza Covid-19. “E’ un segnale di attenzione – commenta Cirelli – dopo le decisioni già prese dalla Giunta in quella direzione, per un settore vitale per la vita economica sociale, culturale e turistica della nostra città°. Ecco la dichiarazione di Alberto Cirelli:
“L’emergenza sanitaria ha spinto sull’acceleratore dei cambiamenti di stili di vita e di acquisto dei modenesi, cambiamenti che erano peraltro già in atto. Negli ultimi cinque anni, infatti, il commercio online è cresciuto mediamente del 20% ogni anno, con conseguenze importanti sulla mobilità delle merci e delle persone e sull’organizzazione dei negozi più tradizionali. Il lockdown e le conseguenti limitazioni negli spostamenti hanno fatto solo da detonatore a un fenomeno che stava già imponendosi. Tra l’altro, secondo le previsioni delle associazioni di categoria, la crisi sanitaria avrà ripercussioni pesanti sul comparto del commercio al dettaglio con una sensibile flessione dei fatturati. In sostanza, la sfida non è più quella di cui si discuteva fino a qualche mese fa, tra grandi Centri commerciali e piccoli negozi. La vera sfida è ora nella capacità degli esercizi più tradizionali di saper sfruttare le potenzialità dell’e-commerce, pena la non sopravvivenza di tanti esercizi. L’Amministrazione comunale di Modena, negli anni, ha sempre avuto grande attenzione ai Centri di vicinato e ai negozi del Centro storico, consapevole che non sono solo luoghi di vendita, ma un patrimonio sociale fatto di luoghi di aggregazione e cultura. A questo punto è davvero urgente l’adozione di un Piano urbano del commercio – emergenza Covid-19” in grado di sostenere gli esercizi tradizionali in questa necessaria trasformazione. Il Consiglio comunale aveva già approvato, nell’ultima seduta, gli indirizzi di governo per il prossimo quinquennio, documento nel quale già si faceva esplicito riferimento all’urgenza nell’adozione di un piano urbano del commercio. Ora occorre dare a questo obiettivo la massima priorità predisponendo norme in grado di rigenerare i Centri di vicinato e valorizzare i piccoli esercizi commerciali del Centro storico; favorire la nascita di esercizi commerciali, magari in forma aggregata, anche al servizio delle frazioni o nei quartieri più periferici e l’insediamento di start-up innovative grazie a riduzioni significative degli affitti; snellire tutte le pratiche burocratiche relative ad ampliamenti, spazi esterni, dehors. Ma soprattutto occorre stare al fianco delle imprese che vogliono innovare, sostenendo la formazione professionale delle piccole imprese, degli artigiani e dei commercianti per far conoscere strumenti e dinamiche della web-economy. Anche a questo scopo verrà creato un Fondo annuale che possa contare su risorse per 200mila euro. Un Tavolo di innovazione permanente, coordinato dall’Assessorato alla Smart city, sarà il punto di riferimento e di supporto per la digital innovation del settore”.