Serri: “Valorizzazione dei musei e dei luoghi culturali in rete”

Dalla Regione

La consigliera regionale Pd Luciana Serri ha presentato una risoluzione per il sostegno e la creazione di sistemi di valorizzazione e gestione di una “rete del patrimonio museale e dei memoriali”. Ecco la sua dichiarazione:

“A breve verrà predisposto il rinnovo del “Programma Regionale triennale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali” per questo mi sono fatta portavoce nei confronti della Giunta regionale della necessità di introdurre maggiori stimoli e sostegni alla messa in rete di iniziative, luoghi e spazi diffusi a livello geografico, di grande significato per il territorio- spiega la consigliera Luciana Serri. L’obiettivo principale è quello di creare sistemi di valorizzazione e gestione di una “rete del patrimonio museale e dei memoriali” allo scopo di favorire economie di scala, sostenendo soggetti anche del privato o del volontariato e del terzo settore che si impegnano attivamente in questo ambito a favore della valorizzazione culturale ed economica locale”. L’evoluzione dell’approccio sul tema della valorizzazione del patrimonio museale in corso in questi mesi e proposta dalla Regione Emilia-Romagna si fonda sul passaggio “dai musei di qualità al sistema museale regionale”, attraverso la progettazione del “Sistema Museale Regionale” con obiettivi e azioni concrete da realizzare nel corso del prossimo triennio, così da favorire lo scambio di buone pratiche e di ampio respiro.

“In particolar modo – sottolinea Luciana Serri – serve lavorare sulla sensibilizzazione degli attori territoriali (amministratori, Associazionismo culturale ecc.) affinché maturi la consapevolezza del valore della messa in rete del patrimonio museale/culturale e dei memoriali quale sistema utile a sviluppare e qualificare le numerose potenzialità presenti sul territorio, oltre ad incrementarne la visibilità. Sarà indispensabile, grazie al contributo dell’IBC, promuovere una programmazione in grado di stimolare la messa in rete di risorse e idee in un’ottica comunitaria/territoriale, radicata sul territorio, sulla storia e le tradizioni, innervate da spirito identitario e innovative e al contempo sostenibili sul piano organizzativo e gestionale”. Negli ultimi anni il patrimonio culturale italiano vanta 4.889 musei e istituti similari, pubblici e privati, aperti al pubblico. Solo in Emilia-Romagna sono più di 500 i musei, raccolte e istituti culturali affini, di cui in gran parte sono titolari gli Enti locali. I musei e le altre strutture espositive a carattere museale hanno registrato il massimo storico di 119 milioni di ingressi crescendo del 7,7% rispetto al 2015 con un incremento maggiore per i monumenti e le aree archeologiche, a testimonianza del rilievo del settore della cultura in termini di impatto economico e ricadute anche occupazionali per il nostro Paese.