Luciana Serri “Cimice asiatica: settore in ginocchio, servono aiuti”

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“La cimice asiatica è un vero flagello”: lo denuncia la consigliera regionale modenese Pd Luciana Serri, presidente della Commissione Politiche economiche della Regione E.R., firmataria della risoluzione rivolta a Giunta, Governo e Ue che sollecita sgravi fiscali, ulteriori fondi per sostenere le aziende colpite e progetti per la prevenzione e il contrasto della diffusione dell’insetto.

“In Commissione Politiche economiche abbiamo discusso una proposta di cui sono firmataria, presentata dal Gruppo di maggioranza, per affrontare quello che si configura come un vero e proprio flagello: la cimice asiatica. È necessario – spiega la presidente della Commissione Politiche economiche Luciana Serri – che a quanto la Regione ha fatto e sta facendo si affianchino anche interventi dello Stato e dell’Unione Europea”. La risoluzione mira a dare continuità ai progetti di ricerca per il contrasto della diffusione della cimice asiatica, supportare la riproduzione degli insetti antagonisti da rilasciare in natura, proseguire nella delimitazione territoriale dei comuni colpiti per attivare le procedure per gli sgravi contributivi e fiscali ed emanare rapidamente il bando per l’abbattimento dei tassi di interesse, e con garanzie degli Agrifidi, per finanziamenti e dilazioni sui pagamenti delle rate di mutuo in scadenza o consolidamento di passività per contrastare la sofferenza finanziaria delle imprese colpite dal mancato raccolto. La diffusione della cimice asiatica inizia a prendere le proporzioni di una vera e propria calamità naturale, con danni ingentissimi all’agricoltura italiana: per le sole pere, pesche e nettarine sono stati stimati a fine settembre oltre 350 milioni di euro di danni di cui 200 in campagna e 150 nelle fasi di lavorazione, con conseguenti pesanti perdite anche di posti di lavoro, con quasi 500.000 giornate in meno lavorate. Dalla Regione è già prevista l’uscita del bando che destinerà 1 milione di euro per stimolare la ricerca all’interno dei Gruppi Operativi per l’Innovazione in Agricoltura sul tema della cimice asiatica: raggruppamenti di persone, aziende, enti di formazione o consulenza che si mettono insieme temporaneamente per trovare soluzioni a problemi o per sperimentare idee innovative nel campo dell’agricoltura. “Nonostante il veloce progredire della ricerca che come Regione sosteniamo e le attività fin qui avviate dalla Regione – puntualizza Luciana Serri – la soluzione della crisi è ancora lontana e richiede un’azione sinergica e a tutti i livelli. Per questo invitiamo la Giunta ad intervenire nei confronti del Governo nazionale per individuare nella Legge di bilancio i fondi per indennizzare i mancati redditi da produzione e vendita dei prodotti ortofrutticoli degli agricoltori colpiti, apportando anche le necessarie deroghe di legge”. La Risoluzione chiede anche di: prevedere l’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali degli imprenditori e dei loro lavoratori dipendenti in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento; far approntare un provvedimento legislativo specifico che ammetta come condizione per accedere ai benefici da parte dei lavoratori alle dipendenze di imprese nelle aree colpite dalla cimice asiatica la sola “richiesta di avvio delle procedure”; reperire risorse e registri in esonero sul regolamento degli aiuti di Stato. “Occorre che la Regione si faccia promotrice – conclude Luciana Serri – assieme alle associazioni professionali agricole e cooperative, della predisposizione di un protocollo per la sospensione delle rate dei mutui, simile a quello utilizzato in passato”.

Per quanto riguarda l’Unione europea, la risoluzione chiede l’attivazione delle misure necessarie per consentire un aiuto immediato per i danni, diretti e indiretti, la modifica dell’Ocm Ortofrutta che porti dal 50% all’80% l’intensità dell’aiuto sull’introduzione di misure di prevenzione quali la difesa chimica a basso impatto ambientale localizzata e altri interventi per dare risposta al problema.