Arte, Venturelli “Anche a Modena ‘porte aperte’ per le chiese”

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La valorizzazione del patrimonio artistico e culturale cittadino passa anche attraverso la possibilità di visitare le chiese che oggi sono, in tutto o in parte, chiuse al pubblico: se ne dice convinta la consigliera comunale Pd Federica Venturelli, prima firmataria di un ordine del giorno presentato da Partito democratico, Sinistra per Modena, Modena Solidale e Verdi in Consiglio comunale a Modena.

L’esempio da seguire è la Chiesa di Sant’Agostino che, dall’aprile scorso, rimane aperta al pubblico con continuità e in modo gratuito tutti i giorni della settimana, domeniche e festivi compresi, prevedendo anche visite guidate. L’obiettivo è quello di estenderlo anche alle chiese del centro storico della città di Modena chiuse al pubblico in maniera totale e parziale, come conseguenza, in gran parte, del sisma 2012. Sono infatti normalmente chiuse, tranne in specifiche occasioni, le chiese San Carlo, San Vincenzo, San Domenico, del Voto, San Giovanni Battista e Santa Maria delle Grazie. La consigliera comunale Pd Federica Venturelli è la prima firmataria di un ordine del giorno presentato da Partito democratico, Sinistra per Modena, Modena Solidale e Verdi che chiede all’Amministrazione di lavorare per ampliare gli orari di apertura delle chiese del centro storico e di aderire al progetto “Chiese aperte” patrocinato dall’Ufficio beni culturali delle varie Arcidiocesi. “Questo patrimonio – spiega Federica Venturelli – ha un forte valore simbolico e identitario per i cittadini modenesi e ha inoltre grandi potenzialità in termini di attrattività turistica. Il lavoro fatto dall’Amministrazione, negli ultimi anni, ha favorito il forte aumento di turisti sul nostro territorio. Se vogliamo che la nostra città sia sempre più attrattiva non solo dal punto di vista enogastronomico e della meccanica, ma anche culturale, è necessario che il nostro patrimonio sia sempre più fruibile. Le chiese aperte consentirebbero di ideare un percorso permanente, attraverso il centro storico della città, per valorizzare opere di importanti artisti come Stringa e Lana per il Seicento, Consetti e Vellani per il Settecento, nonché i gruppi scultorei in terracotta di Mazzoni e Begarelli”. Con l’ordine del giorno si impegna il sindaco e la Giunta a istituire un tavolo tecnico di confronto con le associazioni di volontariato in campo culturale, l’Arcidiocesi e gli operatori del settore per definire possibili modalità attuative del progetto, inclusi percorsi di supporto per i cittadini diversamente abili e di coinvolgimento per coloro che appartengono a categorie sociali deboli. “Ricordiamo – conclude Federica Venturelli – che il 2018 è stato l’anno europeo del Patrimonio culturale, il cui fine era proprio quello di porre le basi per arrivare a una identità comune europea, partendo dalla cultura come elemento unificante dei popoli”.