Ponte Olina, Serri “La petizione è arrivata in Regione”

Dalla Regione

La consigliera regionale modenese del Pd Luciana Serri ha depositato una interrogazione alla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna per comprendere se lo stato di criticità dello storico ponte di Olina che collega Pavullo a Montecreto sia noto alle strutture regionali competenti.

Il Ponte di Olina (frazione di Pavullo nel Frignano) è una struttura architettonica unica, la cui costruzione risale al lontano 1522, che unisce i territori comunali di Pavullo e Montecreto e attraversa il torrente Scoltenna. La costruzione del ponte fu voluta direttamente dai Montecuccoli di Pavullo e dal podestà di Sestola, importante opera per l’allora Provincia del Frignano per la viabilità di collegamento da e verso la Toscana. “Questa infrastruttura ha rappresentato non solo un elemento di attrazione turistica e un simbolo identitario di grande valore storico, ma un’opera di collegamento importante per le comunità del luogo, sino a quando non è stato chiuso lo scorso 14 febbraio per una questione di sicurezza legata anche ai danni provocati dal maltempo dello scorso inverno” afferma la Cconsigliera regionale Luciana Serri. “Il ponte precedentemente permetteva il transito di mezzi seppure con una dimensione molto ridotta e la sua chiusura ha spinto gli abitanti della frazione a promuovere una petizione che ha raccolto oltre 600 firme per salvare lo storico ponte e chiedere urgenti interventi di recupero e ristrutturazione, in modo che la struttura venga preservata visto il suo valore storico e paesaggistico” prosegue Luciana Serri. “L’interessamento delle strutture locali e il coinvolgimento di quelle regionali sono elemento dirimente per comprendere il quadro di insieme che potrà aiutare le amministrazioni coinvolte a trovare soluzioni utili alla ristrutturazione del ponte. Nell’interrogazione ho anche sollecitato la Giunta regionale ad attivarsi attraverso un tavolo di confronto con le autorità e le istituzioni competenti e col Ministero dei Beni Culturali al fine di trovare le soluzioni più congrue alla restituzione e valorizzazione di questo importante manufatto storico e valore aggiunto per nostro appennino”.