Elisoccorso di Pavullo, Luciana Serri “Cresce l’utilizzo”

Dalla Regione

“Necessario il potenziamento tecnologico e l’utilizzo di un nuovo mezzo per garantire soccorsi sempre più efficaci” afferma la consigliera regionale modenese Pd Luciana Serri. La consigliera ha ribadito come l’elisoccorso svolga una funzione strategica per l’intero territorio del nostro Appennino.

“La base di elisoccorso di Pavullo nel Frignano (MO), attivata nel 2000 risponde al legittimo bisogno di salute di popolazioni che abitano in aree geografiche scomode e periferiche. È un servizio di grande importanza che viene sempre più utilizzato garantendo la possibilità di ricevere soccorso e cure”, commenta la presidente della Commissione regionale Politiche economiche Luciana Serri (Pd). Negli ultimi 4 anni si è assistito ad un incremento dell’utilizzo dell’elicottero di Pavullo, unico elicottero in regione Emilia-Romagna dotato di verricello, con un trend in crescita del 22%. Per accrescere ulteriormente l’impatto positivo del servizio, la consigliera Luciana Serri ha presentato un’interrogazione alla Giunta per il potenziamento tecnologico della base di elisoccorso di Pavullo con l’uso di un nuovo mezzo. Sul territorio regionale, si legge nell’interrogazione, solo l’elicottero di Pavullo ha le caratteristiche per impattare in modo significativo sulla riduzione dei tempi di soccorso e di ospedalizzazione in particolari eventi. L’impatto positivo sull’assistenza è garantito dalla possibilità di fare arrivare le competenze sanitarie e tecnologiche sulla scena grazie all’uso del verricello e di tecniche speciali di sbarco ed imbarco che, oltre a ridurre i tempi di arrivo, ne permette parallelamente il recupero e l’ospedalizzazione in tempi rapidi. “L’elisoccorso di Pavullo è chiamato ad intervenire sull’intera dorsale appenninica. È un presidio fondamentale che sta svolgendo un grande lavoro – puntualizza la consigliera Luciana Serri – che avrebbe bisogno di utilizzare un nuovo mezzo in grado di garantire maggiore autonomia, potenza, velocità e la possibilità di poter imbarcare altri soccorritori (squadre territoriali SAER, Unità Cinofila) o personale sanitario in formazione, producendo così un importante miglioramento del servizio”.