Serri “L’Emilia-Romagna continua l’impegno sul diritto allo studio”

Dalla Regione

La Regione Emilia-Romagna ha approvato la programmazione triennale 2019-2022 in materia di diritto allo studio: ne dà notizia la consigliera regionale modenese del Pd Luciana Serri, presidente della Commissione Politiche economiche.

“Garantire il diritto allo studio significa puntare allo sviluppo e all’occupazione che si fonda sull’innalzamento delle competenze”. Con queste parole la consigliera regionale Luciana Serri esprime soddisfazione per l’approvazione del programma triennale 2019-2022 in materia di diritto allo studio. “Quella del diritto allo studio è una battaglia che ho fatto e continuerò a fare – ha detto la dem – Investire sul diritto allo studio scolastico rappresenta una leva per sostenere una crescita equa e inclusiva che permette mobilità sociale. Dobbiamo continuare a mettere in campo azioni che riducano l’abbandono scolastico e permettano ai giovani di acquisire conoscenze in base alle proprie vocazioni non lasciando nessuno indietro. Il diritto allo studio è uno strumento per una politica regionale di sviluppo e occupazione”. Una popolazione scolastica in grande crescita, con un incremento del 36,6% del numero di studenti in meno di 20 anni (+7,6% negli ultimi dieci) ed un tasso di abbandono scolastico che oscilla intorno al 9,9-11%. “Questi sono i numeri che portano la Regione Emilia-Romagna in testa alla classifica italiana per aumento progressivo del numero degli alunni a livello regionale. – prosegue – La programmazione regionale, che abbiamo approvato in questi giorni, mette in campo strumenti di sostegno economico rivolti a rinforzare le istituzioni scolastiche e gli studenti. Tra gli interventi cardine della strategia regionale è centrale l’erogazione delle borse di studio, notevole il dato sulla copertura che conferma il 100% rispetto al numero degli idonei. Poi ancora il contributo per i libri di testo della scuola secondaria di primo e secondo grado, il sostegno per il trasporto scolastico con particolare attenzione alle aree montane e l’impegno a sostenere l’inclusione scolastica dei ragazzi disabili. Si conferma l’impegno della Regione con benefici economici anche a chi intraprende un percorso di studi universitari con particolare attenzione anche all’edilizia universitaria, attraverso azioni condivise con università ed enti locali per contrastare l’emergenza abitativa e il caro affitti”. La programmazione territoriale dell’offerta di istruzione secondaria superiore coglie anche l’opportunità di attivare nuovi indirizzi negli istituti professionali, con riferimento in particolare alla possibilità di studio in ambito socio-sanitario. “Una notizia che mi rende orgogliosa vista anche la risoluzione che avevo presentato nei mesi scorsi proprio per attivare nuovi percorsi formativi ad indirizzo ‘Servizi per la sanità e l’assistenza sociale’”.