Bortolamasi “Dallo schermo della sua tv Samorì offende la città”

Modena

Il segretario cittadino del Pd Andrea Bortolamasi risponde alle accuse di illiberalità lanciate da Gianpiero Samorì a Modena e al Partito democratico. Ecco la sua dichiarazione:

“Devo dire che ero indeciso se rispondere all’avvocato Samorì perché le sue parole si commentano da sole, così come la sua storia politica: però non posso tacere rispetto a parole offensive per una intera città, fatta di persone per bene. Nelle sue recenti esternazioni, fatte ai microfoni di una tv locale di sua proprietà, Samorì si erge a crociato e riesuma tutti i vecchi slogan della destra. Così facendo, però, addossa ai modenesi le colpe dei suoi stessi fallimenti. Ricordiamo, a chi ne avesse giustificatamente perso traccia, chi sia Samorì politico: si presentò col suo movimento alle scorse elezioni politiche, prendendo lo 0,2% sia alla Camera che al Senato. Nel suo territorio, Modena, il MIR, Moderati in rivoluzione, raddoppiò i consensi arrivando “addirittura” allo 0,4%. Nell’ultima campagna elettorale organizzò convention con ignari pensionati che a loro insaputa si trovarono impegnati in cene elettorali a favore di candidati a loro sconosciuti. Ora ci riprova e non trova di meglio che mettere le mani avanti attaccando il sistema Modena che “controlla tutto”. E’ un’accusa falsa e oltretutto nemmeno tanto originale. Modena è un territorio libero in cui chiunque può esprimere le proprie idee, fare impresa, fare politica. Comunque, noi alle offese rispondiamo con i fatti: dalla riqualificazione del comparto Ex Amcm, agli investimenti sulle periferie, per una città compatta, inclusiva e sostenibile. E poi la crescita del turismo in città: è aumentato fra il 2014 e il 2016 del 31,2% per gli arrivi e del 21,3% nei pernottamenti nelle strutture ricettive, con un trend crescente confermato dai dati 2017. Ma ancora di più i dati economici testimoniano il nostro lavoro e quello dell’Amministrazione: gli ultimi dati sulla disoccupazione parlano di un calo dal quasi 9% al 6,5%, ma è lecito pensare che sarà ancora più bassa a fine anno. Questi sono fatti, il resto è chiacchiera da bar o da tinello della tv “di casa propria”.