Vasco, Bortolamasi e Baracchi “Tre parole: grazie, orgoglio e futuro”

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“Tre parole: grazie, orgoglio e futuro”: il segretario cittadino del Pd Andrea Bortolamasi e la capogruppo Pd in Consiglio comunale a Modena Grazia Baracchi provano a tracciare un primo bilancio di ModenaPark, il concerto dei record di Vasco Rossi, a Modena. Ecco la loro dichiarazione congiunta:

“In questi mesi, il concerto record di Vasco Rossi ha occupato il dibattito pubblico cittadino, oggi, a neanche 48 ore dall’evento, un primo bilancio può essere tracciato e per farlo, crediamo, siano sufficienti tre parole: grazie, orgoglio e futuro. La prima è doverosamente GRAZIE. Grazie a chi si è preso la responsabilità di decidere di ospitare un evento unico per la città, a chi l’ha reso possibile lavorandoci per mesi – sindaco, assessori, dipendenti comunali, personale sanitario e delle forze di polizia. Grazie alla città, a chi ha condiviso fin da subito e a chi, con i dubbi e le perplessità, ha stimolato a fare in modo che si programmasse ogni particolare. Grazie ai cittadini, soprattutto quelli delle zone più vicine al Parco Ferrari, che hanno dovuto sopportare dei disagi. Grazie a ogni modenese che ha accolto i tanti fan con un sorriso, con un’indicazione, con un saluto. La seconda è ORGOGLIO, perché la città ha risposto presente e ha vissuto l’evento non come un qualcosa di calato dall’alto, un azzardo dell’Amministrazione e di Vasco, ma come un evento per tutti e di tutti.  Ha aperto le porte di casa a 230.000 persone: non c’era angolo della città – nei giorni precedenti all’evento e in quelli successivi, che non fosse vivo, allegro, festante. Orgogliosi di esser stati per un giorno al centro del nostro Paese per una grande festa della musica. La terza è forse la parola più importante e quella che ci consegna maggior responsabilità: FUTURO. L’evento e la sua riuscita devono aprire un dibattito che coinvolga tutti i soggetti interessati sul ruolo del Parco e la possibilità di ospitare eventi musicali, teatrali, legati al mondo dello spettacolo, ma anche della vita sociale e di comunità, anche in futuro. Dopo ModenaPark, sfruttiamo le potenzialità che la nostra città ha dimostrato di avere. Non lasciamo più vincere dallo scoramento, dai timori o dalla tentazione di giocare al ribasso. Alcune volte siamo costretti dagli eventi, ma il più delle volte siamo noi che ci autolimitiamo. Che ModenaPark, insomma, non rimanga un “una tantum”, anche se questa prima volta va ricordata. Un’idea da portare in Consiglio comunale: la proposta di una stele o un cartello celebrativi, da installare nella zona del palco, con scritto “Modena Park – Vasco Rossi 1/7/17”, o qualcosa del genere, per celebrare il più grande evento della storia del rock italiano. Un modo per tenere viva la memoria, stimolare pellegrinaggi di fan e non disperdere il valore delle sfide accettate e vinte”.