Polo culturale, Pd “Progetto all’altezza delle ambizioni della città”

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Il segretario cittadino del Pd Andrea Bortolamasi e la capogruppo Pd in Consiglio comunale a Modena Grazia Baracchi sottolineano il valore e la lungimiranza del progetto del nuovo Polo culturale che dovrà sorgere nell’area Sant’Agostino, ospedale Estense e Palazzo dei musei. Ecco la loro dichiarazione congiunta:

“La città di Modena prova concretamente a capovolgere l’assioma conservatore secondo il quale “con la cultura non si mangia”, investendo sulla cultura, nei luoghi e negli spazi della cultura. Il grande progetto di un Polo culturale da realizzarsi tra Sant’Agostino, ospedale Estense e Palazzo dei musei è in grado di intrecciare le radici del nostro passato a un futuro ricco di opportunità in ambito culturale. Come consiglieri comunali del Partito democratico siamo orgogliosi di aver garantito il nostro contribuito alla costruzione del progetto, a partire dal percorso realizzato che, grazie a un nostro ordine del giorno, ha messo al centro la partecipazione e il confronto in Consiglio comunale e, soprattutto nelle Commissioni consiliari. In questi mesi abbiamo lavorato nelle Commissioni congiunte, abbiamo fatto sopralluoghi e abbiamo calendarizzato incontri con tutti coloro che avevano interesse al progetto e al rinnovamento. Bene, quindi, che il punto di partenza del progetto sia la scelta di realizzare un Polo culturale di livello internazionale che contribuisca ad aumentare l’attrattività culturale del territorio, anche all’insegna dell’innovazione tecnologica e della contaminazione tra arte e scienza. Verrà realizzato recuperando e restaurando importanti edifici del Settecento per consentire l’ampliamento e lo sviluppo degli istituti culturali cittadini. Accanto agli istituti storici e al nuovo Polo per l’immagine contemporanea (dove confluiscono Galleria Civica di Modena, Fondazione Fotografia Modena e Museo della Figurina, lasciando spazio allo sviluppo della Biblioteca Comunale Delfini nella sede di Canalgrande), nasceranno anche laboratori di formazione innovativa dedicati a bambini e giovani, oltre al progetto di Digital Humanities incentrato sul patrimonio della Biblioteca Estense, da sviluppare in collaborazione con l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia che, nell’edificio del Sant’Agostino, gestirà una serie di funzioni formative e museali, a partire dal Museo e Teatro Anatomico (in disuso da oltre 30 anni), fino al Museo della strumentazione scientifica. Il primo cantiere, che partirà entro l’anno, sarà aperto all’Ospedale Estense, per un valore di ben 17 milioni di euro di investimento. Già dalla fine del 2017, inizi del 2018 partirà, poi, l’impianto complessivo. Insomma, un progetto epocale all’altezza delle giuste ambizioni della nostra città”.