Servizio civile, Patriarca “Approvato il primo decreto attuativo”

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Il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali e presidente del Centro nazionale per il Volontariato, commenta con favore l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del primo decreto attuativo della nuova Legge delega di Riforma del Terzo settore che introduce importanti novità in tema di Servizio civile.

Dopo l’approvazione, nel giugno scorso, dell’attesa legge delega di riforma del Terzo settore, il Consiglio dei ministri ha approvato il primo decreto legislativo che disciplina il nuovo Servizio civile. Ne dà notizia il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali della Camera e presidente del Centro nazionale per il volontariato. “Si tratta di un passaggio importante – spiega l’on. Patriarca – il cui iter di approvazione, auspichiamo, si concluda entro l’anno. Il decreto introduce cambiamenti nella struttura organizzativa del Servizio civile molto attesi dagli enti e dai giovani”. Tra le novità di particolare rilievo introdotte ci sono la possibilità di partecipare per i giovani stranieri regolarmente soggiornanti in Italia; l’introduzione di un meccanismo flessibile per i giovani in base alle loro esigenze (la durata del periodo di servizio potrà variare tra gli otto e i dodici mesi); un arricchimento dal punto di vista tematico degli ambiti d’intervento dei progetti e premialità a favore degli enti che li realizzeranno con l’impiego di giovani con minori opportunità. Viene introdotta, inoltre, la possibilità di effettuare il servizio, per un periodo di tre mesi, in uno dei Paesi dell’Unione europea, al fine di rafforzare il senso di appartenenza all’Unione nonché di facilitare lo sviluppo di un sistema europeo di servizio civile. Prevista, infine, la possibilità di definire criteri per il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze acquisite. “Nel decreto sono programmate anche specifiche modalità di finanziamento del Fondo del Servizio civile – continua Patriarca – che potranno garantire solidità ai progetti avviati dagli enti. L’obiettivo che si persegue, e che il mondo del volontariato chiede a gran voce, è quello di un Servizio civile davvero universale, aperto a tutti i giovani interessanti, reso ancora più attraente dal riconoscimento e dalla valorizzazione delle competenze acquisite dai giovani che hanno svolto il loro servizio”.