L. Stabilità, Patriarca “Giusto inserire gli indicatori di benessere”

Dai parlamentari

La Camera oggi ha approvato modifiche alla Legge di stabilità, la vecchia legge di bilancio, che introducono, oltre agli indicatori economici noti, anche quelli che misurano il benessere equo e sostenibile. Un obiettivo a cui ha lavorato con determinazione il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali, che ha fatto parte del Comitato scientifico che presso Istat aveva il compito di definire gli indicatori che misurano tale benessere. Ecco la sua dichiarazione:

“Siamo di fronte a un passaggio di grande valore che riconosce nella legge di bilancio, oltre agli indicatori noti a tutti gli analisti (come il Pil, l’inflazione, il debito), anche gli indicatori del benessere equo e sostenibile. Si certifica finalmente che la qualità della crescita di un Paese deve comprendere anche la misurazione della produzione dei cosiddetti “beni relazionali” che rendono un territorio più coeso, solidale e quindi anche competitivo sul fronte della produttività. Si cerca, insomma, di misurare la qualità della vita prodotta dai provvedimenti economici promossi dallo Stato. Ho avuto l’onere e l’onore di far parte del comitato scientifico presso ISTAT che ha elaborato e definito gli indicatori che misurano il benessere equo e sostenibile. Ho partecipato alle presentazioni dei primi risultati e al monitoraggio per la calibratura dei vari indici, operazione complessa che ha coinvolto tutte le organizzazione del Terzo settore e il movimento sindacale. Oggi possiamo dire che il nostro Paese, su questo fronte, si presenta a livello internazionale tra i più avanzati. Con le modifiche apportate, si prevede che con un apposito allegato al Def, predisposto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, da presentare alle Camere entro il 15 febbraio di ciascun anno, venga evidenziata l’evoluzione dell’andamento degli indicatori di benessere equo e sostenibile, sulla base degli effetti determinati dalla legge di bilancio per il triennio in corso”.

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