Il gioco d’azzardo va espandendosi nel nostro Paese e la ludopatia rischia di diventare una vera e propria piaga sociale: per sapere qual è l’esatta diffusione del fenomeno e come si stanno muovendo le istituzioni in materia di prevenzione, cura e riabilitazione delle persone affette da patologie da gioco d’azzardo, il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, insieme ai colleghi Pd della Commissione Affari sociali, ha presentato una interrogazione al ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Dati certi e aggiornati non ne esistono, ma, secondo le ultime ricerche disponibili, in Italia i cosiddetti giocatori problematici potrebbero essere fino a 2 milioni di persone e quelli patologici sopra al milione. Il gioco d’azzardo rischia, insomma, di diventare una vera e propria piaga sociale, soprattutto ora che è praticamente sempre disponibile attraverso Internet e sui dispositivi mobili. E’ per questa ragione che il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari sociali, insieme ai colleghi Pd della medesima Commissione, ha firmato una interrogazione al ministro della Salute Lorenzin per fare il punto della situazione in Italia e sull’azione del Ministero per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dalle patologie connesse al gioco d’azzardo. “La pratica del gioco d’azzardo, in continua crescita nel nostro Paese – spiega Edoardo Patriarca – può sfociare in soggetti vulnerabili in forme di vera e propria dipendenza patologica e in comportamenti a rischio. Particolarmente allarmanti sono i dati relativi ai giovani, nella fascia d’età 15-19 anni, e quelli che rilevano una correlazione tra frequenza della pratica del gioco d’azzardo e consumo di sostanze”. Fondamentale, quindi, diventa il ruolo delle Pubbliche amministrazioni nella prevenzione, nella cura e nella riabilitazione dei soggetti più a rischio o a dipendenza conclamata. “L’azione legislativa – continua Patriarca – è intervenuta in primis con il Decreto Balduzzi nel 2012 che ha previsto l’aggiornamento dei LEA (livelli essenziali di assistenza) per la prevenzione, cura e riabilitazione dei soggetti affetti da ludopatia, tutt’ora in fase di approvazione, anche se da diversi anni le Regioni hanno preso in carico i soggetti affetti da disturbo da gioco d’azzardo, compatibilmente con le risorse esistenti, attraverso i propri Servizi per le Dipendenze, fornendo loro assistenza e trattamenti”. Risorse sono state previste sia con la Legge di stabilità 2015 che con quella 2016, la quale ha anche istituito il Fondo per il gioco d’azzardo patologico (Gap). E’ proprio per capire a quale punto sia l’applicazione della normativa che, con l’interrogazione, si chiede al Ministero di spiegare “quale sia allo stato attuale l’iter di approvazione delle linee d’azione per garantire le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette dalle patologie connesse al gioco d’azzardo”.