Migranti, Kyenge “Serve gestione comunitaria delle frontiere”

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«Per rispondere al drammatico stallo di questa crisi, serve una gestione comunitaria e solidale delle frontiere esterne dell’Europa accelerando l’istituzione della Guardia Costiera e di Frontiera europea, così come proposto dalla Commissione Europea». Lo ha detto l’europarlamentare Cécile Kyenge, responsabile del rapporto sull’immigrazione del Parlamento europeo al termine del Consiglio affari interni UE a Bruxelles. Ecco la sua dichiarazione:

“Concordo con quanto affermato dal Commissario all’immigrazione Avramopoulos: servono risultati subito e non si possono mettere tetti all’accoglienza dei richiedenti asilo. Dobbiamo superare il regolamento di Dublino e mettere in atto una vera politica europea di accoglienza. Ogni rifugiato dovrà fare domanda d’asilo all’Unione Europea e non a un singolo Stato. Sarebbe catastrofico e distante dallo spirito dei Trattati isolare un Paese. Dobbiamo agire immediatamente per allentare e rendere sostenibile la pressione esterna del fenomeno migratorio: attraverso l’introduzione di corridoi umanitari, ampliando i canali legali di immigrazione con il sistema delle blue card per lavoratori qualificati che va rivisto ed amplificato, sostenendo i Paesi che accolgono milioni di profughi nelle aree più prossime alle zone di conflitto, come Libano, Giordania e Turchia. Per rispondere al drammatico stallo di questa crisi, serve una gestione comunitaria e solidale delle frontiere esterne dell’Europa accelerando l’istituzione della Guardia Costiera e di Frontiera europea, così come proposto dalla Commissione Europea”. Lo ha detto l’europarlamentare Cécile Kyenge, responsabile del rapporto sull’immigrazione del Parlamento Europeo al termine del Consiglio affari interni UE a Bruxelles.”