Patriarca “Valorizzare gli anziani in attività di utilità sociale”

Dai parlamentari

Né l’approccio emergenziale, né quello consumistico: l’anziano come soggetto attivo che può ancora essere molto utile alla sua comunità. E’ questo l’obiettivo che persegue la proposta di legge, primo firmatario il deputato modenese del Pd Edoardo Patriarca, dal titolo “Disposizioni concernenti la promozione e la valorizzazione dell’invecchiamento attivo della popolazione attraverso l’impiego delle persone anziane in attività di utilità sociale”. “L’invecchiamento della popolazione italiana è un dato di fatto con cui misurarsi – spiega l’on. Patriarca – Insieme alle più rappresentative associazioni della terza età, abbiamo messo a punto questo disegno di legge che punta a sostenere l’impegno dei cittadini anziani nelle attività di volontariato, e più in generale nel terzo settore, in attività socialmente rilevanti”. Ecco la sua dichiarazione:

“Gli anziani sono una risorsa per la vastità di conoscenza e di capacità che hanno accumulato nel corso di una vita di impegno e lavoro. Ci sono moltissimi campi in cui il loro impiego può essere utile a tutta la comunità. Ecco, con questa proposta di legge, abbiamo voluto prevedere modalità e strumenti che consentono e sostengono l’impegno dei cittadini anziani in attività di rilievo sociale. Dopo aver individuato finalità e principi della promozione di politiche per l’invecchiamento attivo, si affida ai Comuni, in collaborazione con le associazioni di volontariato, la possibilità di attivare progetti volti a valorizzare la presenza delle persone anziane in diversi settori, compresa la possibilità di prevedere forme di “premialità” per il lavoro svolto sotto forma di “bonus”. Le attività di utilità sociale sono le più varie: da quelle di tutoraggio all’insegnamento, dal recupero del territorio alla tutela dei beni culturali, dall’assistenza all’infanzia a quella rivolta ai soggetti più svantaggiati. Molte di queste esperienze, nel modenese, vengono già sperimentate, ma altre sono tutte da costruire insieme alle associazioni di volontariato più preparate su questo fronte. Naturalmente tutti i soggetti coinvolti in lavori di utilità sociale verrebbero assicurate dagli stessi Comuni. Particolarmente importante, poi, è l’aspetto dell’incentivo della formazione permanente delle persone anziane e quello della mutua formazione inter e intra-generazionale. Ne trarrebbe vantaggio l’anziano, ma anche tutta la comunità. Viene affidato, infine, al Ministero della Salute la costruzione di linee guida per l’invecchiamento attivo, per stili di vita coerenti e per tentare di evitare l’ospedalizzazione o l’inserimento in strutture residenziali a vantaggio di strumenti che evitino isolamento o esclusione. Ogni stagione della vita ha sue peculiarità: il tempo “liberato” dal lavoro può davvere essere indirizzato a beneficio di tutti”.