Festa Pd, Lucia Bursi “Buon risultato economico e complessivo”

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Con il tradizionale spettacolo di fuochi artificiali la Festa provinciale de l’Unità di Modena ha dato l’arrivederci al prossimo anno. Da un primo bilancio ancora approssimativo, la Festa si chiude con un incasso lordo superiore ai 2 milioni e 300mila euro, in leggero calo rispetto all’anno passato. “Un buon risultato economico e complessivo – conferma il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi.

“Le cifre andranno verificate attentamente, e questo sarà un compito dei prossimi giorni e delle prossime settimane, ma, oggi a caldo, posso dire che la Festa, nonostante i timori della vigilia, si chiude con un buon risultato sia dal punto di vista economico che da quello dell’organizzazione complessiva della manifestazione”: è il commento del segretario provinciale del Pd Lucia Bursi dopo la chiusura della Festa provinciale de l’Unità di Modena svoltasi, come di consueto, nell’area di Ponte Alto. Dai primi dati ancora ufficiosi, l’incasso lordo complessivo è superiore ai 2 milioni e 300mila euro, in calo di un 5/6% rispetto a quanto fatto registrare l’anno passato. Cifra compatibile con il perdurare della crisi socio-economica che stanno attraversando le famiglie, ma che, comunque, fuga i dubbi di chi temeva che gli attriti, che in questi mesi hanno animato il partito, potessero allontanare volontari e visitatori. La Festa ha registrato un’affluenza massiccia, con migliaia di visitatori, soprattutto nei fine settimana. 800/900 volontari ogni sera, 1.200 nel fine settimana, ne hanno garantito il regolare funzionamento. “La Festa – conferma il responsabile Feste della Segreteria provinciale del Pd Leonardo Pastore – non potrebbe esistere senza la tenacia, la passione e il grande cuore delle migliaia di volontari che ogni sera la popolano e che, giorno dopo giorno, la fanno vivere”. Dal punto di vista politico l’edizione 2015 della Festa ha annoverato iniziative di alto livello. Due visite per tutte: quella, per molti versi storica, del presidente della Repubblica francese François Hollande e del presidente del Consiglio Matteo Renzi, e l’incontro con l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini. “Abbiamo organizzato oltre una settantina di incontri politici e di approfondimento – conferma Lucia Bursi – a cui si aggiungono i seminari di formazione. Le presenze, oltre che l’attenzione mediatica anche nazionale di cui ha goduto la Festa, confermano l’apprezzamento per il programma”. I ristoranti si sono dimostrati, come sempre, uno dei punti di forza della manifestazione. Grazie ai primi dati raccolti si intravvede la mappa dei gusti dei visitatori. Tra le bevande spopola la birra con ben 24.200 litri consumati, molto bene anche il vino con il prosecco che supera i 6mila litri bevuti e il lambrusco grasparossa che si conferma un evergreen viste le 2.688 bottiglie stappate. Entrambi, il frizzante bianco e quello rosso, stanno bene con la carne, soprattutto quella alla griglia. Alla Festa sono stati consumati qualcosa come 4mila chili di costato e 2mila chili di fiorentine. Il contorno preferito si confermano le patatine fritte: ne sono state preparate quasi 11mila chili. Bene anche le cipolline in agrodolce che sfiorano i mille chili. I cibi della nostra tradizione l’hanno, comunque, fatta da padroni: in 24 giorni di Festa sono stati consumati ben 1.850 chili di strutto per friggere “il” gnocco fritto, mentre qualcosa come 2.250 chili di farina e 1.260 chili di passata di pomodoro sono stati utilizzati per preparare migliaia di pizze.