Personale Pd, Lucia Bursi “Persone di valore e competenti”

Segreteria, slider

Ciclicamente la struttura del personale del Pd diventa oggetto di polemiche sui media. Il segretario provinciale del Pd Lucia Bursi traccia il quadro della situazione attuale, difendendo le professionalità e le competenze acquisite da chi lavora in un campo specifico come quello amministrativo-politico. Ecco la sua dichiarazione:

«Parte della storia del nostro partito proviene da una organizzazione stabile e strutturata, sia sul territorio che di presidio delle aree tematiche. Le persone che lavorano e hanno lavorato per il partito sono per lo più volontari e recentemente chi assume ruoli politici ha incarichi a tempo determinato. Il contenimento dei costi di personale, infatti, resta un tema importante come per tutte le aziende, soprattutto, come aveva già evidenziato l’ on. Baruffi, in un periodo che vede calare le entrate di un partito che si finanzia prioritariamente con tesseramento e iniziative sui territori, possibili grazie al lavoro dei volontari. Il partito ha, comunque, sempre cercato di fare della trasparenza un suo punto di forza. Non è un caso che l’organigramma interno spesso finisca sui giornali, a differenza di quanto capita per altre forze politiche di cui non si sa nulla. Com’è noto, in passato, con condizioni economiche e politiche differenti, una parte di coloro che avevano incarichi politici a tempo pieno era stata assunta alle dipendenze del partito. Assunzioni pienamente legittime che hanno contribuito a formare competenze e professionalità in un ambito specifico come quello amministrativo-politico. Stiamo parlando di una ventina di persone a livello provinciale che, oggi, per la maggior parte, ha incarichi negli Enti locali. Sono degli eletti, sono stati i cittadini con il loro voto a dar loro fiducia, non sono stati “messi a posto” dal partito, come qualcuno vuole far subdolamente passare. I pochi ex amministratori che sono rientrati in Federazione al termine del proprio incarico si stanno costruendo una nuova prospettiva di lavoro, tanto che qualcuno si è già staccato dalle nostre dipendenze. I restanti venti dipendenti del Pd sono tecnici, anche loro con competenze specifiche sviluppate in anni di lavoro nel settore. Alcuni dei nostri dipendenti o ex amministratori, in queste ultime settimane, sono stati oggetto di polemiche che indicano una sorta di regia del partito nel collocare all’esterno il proprio personale. Nel caso del nuovo incarico dell’ex presidente della Provincia posso tranquillamente affermare che l’ho appreso perché è stato lui stesso a informarmi. Ma al di là di questo, è la professionalità dei nostri dipendenti che voglio sottolineare. Se Luca Gozzoli, ex presidente del Consiglio provinciale ed ex assessore provinciale, è stato scelto da Muzzarelli nel suo staff è per le sue competenze specifiche, fondamentali in un momento così delicato come il passaggio delle Province da enti di primo a enti di secondo grado, senza che i relativi decreti attuativi siano ancora stati emanati. Se Elisa Casalgrandi, segretaria di direzione del Pd, è stata scelta per un ruolo di fiducia nella segreteria del sindaco di Modena è perché in quell’ambito aveva una professionalità da spendere. Qui non si tratta di “intrecci di potere”, qui si parla di persone con competenze sviluppate in anni di lavoro in un settore specifico, alcune delle quali, confesso, avrei anche voluto trattenere, ma era giusto potessero mettersi alla prova in altri ambiti».