Sisma, Baruffi e Ghizzoni “Una possibile soluzione per i mutui”

Dai parlamentari, slider

Una doppia possibilità, percorrere la strada dell’allungamento della rateizzazione o quella dello spostamento di un anno della restituzione della prima rata: un emendamento presentato dai deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni propone una soluzione ai problemi sorti nella restituzione dei mutui accesi per pagare le imposte nella zona del sisma e lascia alla scelta del contribuente la doppia opzione. Altri emendamenti prevedono gli indennizzi dei danni causati dalla tromba d’aria e dalla violenta grandinata del 30 aprile, l’introduzione della zona franca urbana per i centri storici danneggiati e alcune misure per gli alluvionati che ricalcano quelle già previste nel caso del sisma, ovvero il fatto che gli indennizzi non andranno a formare il montante Irpef e il finanziamento della cassa integrazione per le imprese che non sono riuscite a riprendere immediatamente il ritmo consueto della produzione.

Uno degli emendamenti presentati dai deputati modenesi del Pd Davide Baruffi e Manuela Ghizzoni disegna una possibile soluzione in tema di restituzione delle rate dei mutui accesi per pagare le tasse nelle aree del cratere sismico. L’obiettivo, infatti, è quello di consentire a chi è interessato di scegliere tra le due opzioni in campo, l’allungamento della rateizzazione o lo spostamento in avanti della data della restituzione della prima rata. “La norma che, tutti insieme, maggioranza e opposizioni, avevamo votato, abbiamo visto si presta a interpretazioni difformi – spiegano i deputati Baruffi e Ghizzoni – per questo, in accordo con i livelli istituzionali e sentite le associazioni di categoria, abbiamo presentato un nuovo emendamento al cosiddetto decreto Modena che lascia aperta la doppia possibilità per il contribuente. Ci sono, infatti, imprenditori che sono pronti a cominciare a restituire la prima rata, in cambio di un allungamento dei tempi della restituzione dell’intero ammonhttp://web.tracce.com/pdmodena/wp-admin/post-new.phptare e costoro potranno scegliere questa strada. Chi, invece, è ancora in difficoltà avrà la possibilità di cominciare a restituire la somma presa a prestito dal giugno del 2015, ovvero fra un anno”. Tra gli altri emendamenti, presentati dai parlamentari modenesi del Pd, ricordiamo gli indennizzi dei danni causati dalla tromba d’aria e dalla violenta grandinata del 30 aprile, l’introduzione della zona franca urbana per i centri storici danneggiati e alcune misure per gli alluvionati che ricalcano quelle già previste nel caso del sisma, ovvero il fatto che gli indennizzi non andranno a formare il montante Irpef e il finanziamento della cassa integrazione per le imprese che non sono riuscite a riprendere immediatamente il ritmo consueto della produzione. Una specifica misura, infine, riguarda il calmieramento degli aumenti dei premi assicurativi Inail per le imprese dove sono avvenuti incidenti collegati direttamente al sisma, sentita l’Inail e nella salvaguardia, naturalmente, dei diritti delle vittime e dei loro famigliari. “Gli emendamenti verranno discussi nei primi giorni della prossima settimana – confermano gli on. Baruffi e Ghizzoni – hanno la copertura necessaria e confidiamo possano trovare al più presto attuazione. Ricordiamo che con questo decreto legge, contrariamente a quello che qualcuno vuol far credere, sono state stanziate nuove risorse, 210 milioni di euro, a favore delle zone colpite dall’alluvione del 19 gennaio. Risorse ulteriori provenienti dai risparmi generati dai minori costi per interessi passivi conseguenti al calo del costo del denaro. Risorse fondamentali per le nostre terre martoriate prima dal sisma e poi dall’alluvione”.