Il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari ha presentato due emendamenti al decreto legge Emergenza abitativa: con il primo si chiede di estendere l’aliquota agevolata per la stipula di contratti d’affitto a canone concordato anche ai comuni del cratere sismico, con l’altro si vuole estendere la garanzia statale per le obbligazioni di rimborso delle banche verso la Cassa depositi e prestiti per liberare linee di finanziamento a sostegno delle piccole e medie imprese.
Applicare il regime della “cedolare secca” riservato ai comuni con alta densità abitativa, anche ai comuni del cratere sismico, almeno per la durata del periodo di emergenza abitativa: è quanto chiede il senatore modenese del Pd Stefano Vaccari con un emendamento al decreto legge Emergenza abitativa, firmato anche dalla collega modenese Cecilia Guerra e dal senatore bolognese Claudio Broglia. “L’emendamento – spiega il senatore Vaccari – raccoglie una richiesta arrivata dalle associazioni di categoria dei piccoli proprietari immobiliari e dei sindacati inquilini della zona colpita dal sisma del 2012. Nei comuni ad alta densità abitativa è stata introdotta la riduzione al 10% dell’aliquota per la stipula di contratti d’affitto a canone concordato, che rimane invece al 21% nel resto del territorio italiano. Ebbene questa stessa agevolazione, noi crediamo, debba essere applicata, almeno fino a che rimangono difficoltà abitative, anche nel cratere. Qui ci sono ancora persone che vivono in abitazioni provvisorie, mentre tanti piccoli proprietari o hanno avuto l’immobile danneggiato dalle scosse o faticano a riscuotere l’affitto da inquilini in difficoltà economiche”. Sempre il senatore Vaccari ha presentato un altro emendamento al decreto legge Emergenza abitativa per allargare anche ad altre realtà una regola applicata in occasione del sisma in Abruzzo del 2009. Allora fu introdotta la garanzia statale che copre le obbligazioni di rimborso dei mutuatari verso le banche. L’emendamento Vaccari vuole introdurre un’analoga garanzia per le obbligazioni di rimborso delle banche verso la Cassa depositi e prestiti – che ha loro fornito la provvista – al fine di liberare linee su altri strumenti della Cassa depositi e prestiti a sostegno dell’economia e in favore delle piccole e medie imprese, veicolati attraverso il sistema bancario.