Vecchi e Serri “Cedolare secca per gli affitti nel cratere sismico”

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Il Gruppo del Partito democratico ha presentato oggi all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna – primi firmatari i consiglieri modenesi Luciano Vecchi e Luciana Serri – una proposta di risoluzione per chiedere a Governo e Parlamento nazionali l’estensione anche ai comuni colpiti dal sisma del maggio 2012 della “cedolare secca” con tariffa ridotta al 10%.

«Occorre estendere anche ai Comuni terremotati dell’Emilia-Romagna quanto previsto per le aree ad Alta Tensione Abitativa (ATA) e cioè un’aliquota di favore per la stipula di contratti d’affitto a canone concordato; è un modo concreto per aiutare ad affrontare le emergenze di un territorio in cui ancora molte abitazioni sono inagibili»: è quanto affermano Luciano Vecchi e Luciana Serri, consiglieri regionali modenesi del Partito democratico, primi firmatari di una proposta di risoluzione che oggi il Gruppo del Pd ha presentato all’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna. «Nel primo pacchetto di riforme approvato dal governo Renzi – spiegano i consiglieri democratici – c’è il piano casa, il quale fra le misure previste per il rilancio del settore introduce la riduzione dell’aliquota per la cedolare secca sui canoni concordati dal 15% al 10% per gli anni d’imposta dal 2014 al 2017. Tale riduzione interviene solamente per i comuni ad alta tensione abitativa creando di fatto un divario di trattamento fiscale tra comuni non ad Alta Tensione Abitativa (ATA) cui si applicherà l’aliquota del 21% e Comuni ATA con l’aliquota al 10%. Numerosi Comuni modenesi colpiti dal sisma del maggio 2012, associazioni di categoria di Proprietari, costruttori ed Inquilini hanno chiesto a gran voce l’applicazione temporanea del regime della Cedolare Secca riservato ai comuni ad ATA anche ai comuni del cratere del terremoto per la durata del periodo di emergenza abitativa, supportati dal fatto che ancora oggi molte famiglie residenti in questi comuni, vivono ancora in abitazioni provvisorie M.A.P. Inoltre – affermano Vecchi e Serri – occorre intervenire sulle criticità che in questo momento colpiscono, da un lato i proprietari di case danneggiate oltre che dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 dall’incremento della morosità nel pagamento dei canoni locativi e gli stessi inquilini investiti spesso da difficoltà economiche. Per queste ragioni – concludono i consiglieri regionali democratici – invitiamo la Giunta regionale ad agire in tutte le sedi più opportune per sollecitare il Governo e il Parlamento nazionali alla adozione di misure che in deroga alle attuali normative riguardanti l’applicazione della legge 431/1998 per i soli comuni cosiddetti ad ATA in tema di stipula di contratti d’affitto concordati, estenda tale possibilità ai comuni interessati dagli eventi sismici del 2012».

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