L. elettorale, Liotti “Tante donne anche nel prossimo Parlamento”

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«Con l’approdo alla Camera della proposta di una nuova legge elettorale, occorre tornare a porre l’accento sulla necessità di una piena rappresentanza di genere all’interno delle istituzioni. Il testo base presentato pochi giorni fa, pur essendo un passo avanti rispetto al passato, continua a non garantire un’adeguata parità fra uomini e donne. Se in Parlamento sono molti i parlamentari, uomini e donne, che già si sono mobilitati per ottenere questa modifica, è ora necessario che anche le cittadine e i cittadini facciano sentire la loro voce. Per questo ho sottoscritto, e invito a sottoscrivere, la petizione lanciata sul sito chance.org “Noi ci siamo: uomini e donne per una vera rappresentanza di genere nell’Italicum»: questo l’invito della coordinatrice delle Democratiche modenesi Caterina Liotti.

“Una nuova legge elettorale oggi sembra più vicina – spiega la coordinatrice delle Democratiche modenesi Caterina Liotti – è questo è senz’altro un importante passo avanti nel dibattito politico nazionale, soprattutto dopo che la Consulta aveva bocciato il “Porcellum” che, in questi anni, ha dato una così triste prova di sé. Abbiamo bisogno di una nuova legge elettorale, equa e condivisa, e capace di garantire rappresentatività alle donne e agli uomini di questo Paese”. All’avvio della discussione alla Camera sulla proposta di una nuova legge elettorale Caterina Liotti torna a sottolineare l’importanza di giungere a un provvedimento che faccia perno sul principio della democrazia paritaria come peraltro richiesto negli emendamenti depositati e non ritirati nei giorni scorsi dalle donne del Pd insieme a colleghi e colleghe di altri gruppi. A sostegno di questo lavoro parlamentare ampio e trasversale per introdurre nel testo regole per la parità, sia per la composizione delle liste sia per la scelta dei capilista Invita a sottoscrivere la petizione on-line pubblicata sul sito change.org “Noi ci siamo: uomini e donne per una vera rappresentanza di genere nell’Italicum”. La bozza approntata, infatti, si limita a sancire una parità di presenza femminile e maschile nelle liste, ma non incide su un’effettiva parità nelle circoscrizioni e nei collegi. Vista la previsione di un’anomala alternanza di genere “due a due”, secondo cui non possono esserci più di due candidati di fila dello stesso sesso, i primi (e a volte gli unici) due candidati eletti in ogni collegio potrebbero, come finora spesso è accaduto, essere uomini. “Non esiste democrazia piena laddove metà della popolazione non viene rappresentata in modo paritario – incalza Caterina Liotti – Questo elemento non si può lasciare semplicemente alle modalità di selezione delle candidature interne ai partiti. Per ottenere che sia inserito nelle Legge elettorale occorre un impegno forte e trasversale da parte di tutte e di tutti. Molti parlamentari, uomini e donne, si sono già mobilitate. Ora tocca alla società civile e alle associazioni delle donne far sentire la propria voce in favore di questo principio di giustizia.”