Giustizia, Negro “Preoccupa il grido d’allarme di Zincani”

Segreteria

“Un grido di allarme preoccupante che riguarda tutti e chiama tutti noi a una nuova attenzione e responsabilità”: il segretario provinciale del Pd Paolo Negro guarda con preoccupazione alla denuncia sulle inefficienze della giustizia modenese lanciata dal procuratore capo Vito Zincani. “Il Pd, per quanto gli compete, si impegnerà, con i propri parlamentari e con i propri uomini nelle Istituzioni locali e nazionali – conclude Negro – per far sì che quanto serve per far funzionare la macchina di una giustizia giusta sia messo a disposizione di chi lavora al servizio dei cittadini e dello Stato”. Ecco la dichiarazione di Paolo Negro:

«Il giusto grido di allarme del Procuratore Zincani, dopo cinque anni di lavoro, non può non preoccupare ed interpellare tutta la comunità modenese. Il Procuratore traccia un bilancio amaro dell’impegno di un servitore dello Stato in un campo, quello della giustizia, fondamentale per la tenuta della democrazia e del nostro tessuto civile ed economico. La mancanza di mezzi e di personale a Modena provoca disorganizzazione e inefficienze gravi, tanto che i rinvii dei processi sono molto più frequenti che l’arrivo a sentenza. Questi sono i veri problemi della giustizia italiana, quelli con cui devono fare i conti quotidianamente tutti coloro che, a vario titolo, vi lavorano o vi si trovano coinvolti. Quando si invoca una giustizia equa e uguale per tutti, questi sono i veri ostacoli che il sistema Italia deve sapere superare. E Modena, a fronte di una situazione insostenibile che si è aggravata anche a seguito del terremoto, merita finalmente una risposta all’altezza giusta. Modena non merita questo avvitamento: occorrono fondi, occorrono uomini e mezzi. Il Pd, per quanto gli compete, si impegnerà, con i propri parlamentari e con i propri uomini nelle Istituzioni locali e nazionali, per far sì che quanto serve per far funzionare la macchina di una giustizia giusta sia messo a disposizione di chi lavora al servizio dei cittadini e dello Stato».

(nell’immagine: Vito Zincani)