“O il Pdl e la Lega hanno iniziato a condividere la stessa strategia per la gestione dei rifiuti del Pd oppure Malaguti e il suo gruppo consiliare non hanno letto bene l’ordine del giorno presentato in Consiglio comunale dalla maggioranza”: con questa affermazione il segretario del Pd di Nonantola Lorenzo Campana risponde alle dichiarazioni del capogruppo Pdl-Lega Nord in Consiglio comunale a Nonantola Matteo Malaguti incentrate sul cambio di classificazione dell’inceneritore divenuto termovalorizzatore. Ecco la dichiarazione di Lorenzo Campana:
“In merito alle dichiarazioni di Matteo Malaguti, capogruppo Pdl-Lega, fatte in questi giorni circa il voto del Consiglio comunale sul cambio di classificazione dell’inceneritore a termovalorizzatore, ho l’impressione che Malaguti non abbia letto l’odg presentato dalla maggioranza. Del resto, sono cose che succedono quando non si è presenti in Consiglio. Il cuore di quel voto, che sì parte da una critica di metodo alla Provincia su un atto, dovuto per legge a seguito del miglior efficientamento energetico dell’impianto, sono gli indirizzi utili per il futuro Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti in funzione del raggiungimento degli obiettivi futuri confermati recentemente dalla Provincia e dalla Regione e su cui il Pd e le Amministrazioni in cui governa si è sempre impegnato. Infatti, produrre meno rifiuti, aumentare la raccolta differenziata, conferire negli inceneritori solo il residuo per produrre energia, portando sempre meno rifiuti nelle discariche con l’obiettivo di chiuderle per poi ridurre progressivamente l’utilizzo di questi impianti è la strategia sempre promossa e praticata dall’Amministrazione di Nonantola, potenziando a monte la filiera con il “porta a porta” che ha in pochi mesi aumentato la raccolta differenziata dal 65% al 74%. Nell’ordine del giorno, infatti, poiché la legge concede ai termovalorizzatori di reperire rifiuti urbani anche da fuori Regione e poiché ciò non permetterebbe la successiva e progressiva riduzione dei rifiuti in questi impianti dopo la chiusura delle discariche, si chiede alla Regione di provvedere nel futuro Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti ad individuare un vincolo territoriale adeguato allo scopo. Inoltre, poiché l’aumento generalizzato della raccolta differenziata provinciale sta portando le discariche di Modena da 9 a 4 con l’obiettivo di superarle come destinazione finale e ciò renderà più che sufficiente allo scopo la capacità odierna dell’impianto (180mila t), si chiede quindi alla Regione che nel percorso che avverrà nei prossimi mesi si abbassi il tetto autorizzato odierno che è rimasto a 240mila t. Delle due l’una: o anche il PDL e la Lega hanno iniziato a condividere questa strategia di gestione dei rifiuti, oppure anche il resto del gruppo consigliare di Malaguti non ha letto bene l’ordine del giorno”.
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