Bilancio San Felice, Balboni e Guicciardi “Assessore Cirelli diffonde informazioni imprecise”

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Andrea Balboni, capogruppo della Lista Civica Insieme per San Felice, e Nicolò Guicciardi, segretario Pd di San Felice sul Panaro, rispondono all’assessore al Bilancio Gian Paolo Cirelli che riguardo il bilancio di previsione sta diffondendo informazioni parziali e imprecise: “Affermare che il Comune sia gravato da debiti fuori controllo è falso”. La nota:

“Siamo costretti a fornire alcune precisazioni da mettere a conoscenza dei cittadini riguardo gli aumenti delle tasse a San Felice sul Panaro dopo aver letto le ennesime affermazioni vaghe dell’assessore al bilancio Cirelli, che non sapendo cosa rispondere continua in modo del tutto scorretto a diffondere informazioni parziali ed imprecise per convincere associazioni e rappresentanti di un disastro che non esiste. Il bilancio di previsione non considera il rimborso dello Stato per il mancato pagamento dell’Imu sugli immobili inagibili approvato dal Parlamento e per altro già previsto da tre Comuni del cratere, contrariamente a quanto Cirelli ha affermato. Fondi dovuti al nostro Comune e che il sindaco e la giunta decidono di prelevare dai redditi medio-bassi, proprio in un momento in cui il costo della vita aumenta a dismisura. Una scelta insensata, perché questi fondi sono già finanziati e arriveranno con certezza. E noi ci chiediamo per cosa saranno utilizzati. L’assessore Cirelli inoltre dimentica, o più probabilmente finge di dimenticare, le entrate correnti che ha ereditato. Nella sostanza tre quarti delle rate dei mutui (900mila euro su 1.150.000) verranno pagati senza chiedere un euro in più ai cittadini, ma attraverso utili derivanti da investimenti e scelte politiche coraggiose della passata amministrazione che andrebbero riconosciute, come l’impianto fotovoltaico (circa 500mila euro che quest’anno saranno 200mila in più visto l’aumento del prezzo di vendita dell’energia), la farmacia comunale (circa 100mila euro), e l’affitto che il Ministero ci versa per l’acquisto dell’ex caserma dei vigili del fuoco (circa 100mila euro).

Evidentemente per l’amministrazione Goldoni avere agito in questi anni per mantenere invariate tasse e tariffe è stata una colpa. Anziché perdere il proprio tempo a lanciare accuse, sarebbe opportuno ammettere che sono stati ereditati cospicui avanzi di amministrazione utilizzabili per riqualificare San Felice e non debiti fuori controllo.

Sul conto corrente a fine 2021 c’erano 8,7 milioni di euro, e un avanzo di più di 4 milioni che potrebbe aumentare ancora. Su questo aspetto tra l’altro è opportuno ricordare a Cirelli un piccolo, ma non trascurabile dettaglio. Un Comune non è un’azienda privata e se non si programmano seriamente investimenti pubblici San Felice è destinato irrimediabilmente a restare indietro, perdendo ogni tipo di opportunità di rilancio all’orizzonte. Non proprio il miglior biglietto da visita per chi aveva promesso di cambiare volto al nostro paese. Giovedì sera si approverà il bilancio di previsione e si è ancora in tempo per rivedere la sbagliata ed ingiustificata scelta di aumentare le tasse ai sanfeliciani che l’amministrazione Goldoni è in procinto di fare. Le risorse ci sono, ciò che serve è la volontà politica di abbandonare questo modo di amministrare, più preoccupato di distribuire colpe che di affrontare i problemi, che mette pesantemente le mani nelle tasche dei cittadini senza dare adeguate spiegazioni”.