Modena, Venturelli e Fanti “Confermati i presidenti dei Quartieri”

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“I candidati presidenti espressi dalla maggioranza consiliare – dicono la segretaria Pd della città di Modena Federica Venturelli e il responsabile Quartieri Gianluca Fanti – sono stati rieletti con ampie maggioranze se non all’unanimità, segno del clima sereno, positivo e di fattiva collaborazione che negli scorsi anni si era instaurato nei rispettivi consigli”. La nota:

“Nei giorni scorsi si sono tenuti gli incontri di insediamento dei quattro Quartieri del Comune di Modena, che erano stati rinnovati come da regolamento a metà della consiliatura comunale. I candidati presidenti espressi dalla maggioranza consiliare, che erano anche gli uscenti – Antonella BernardoCarmelo De Lillo e Giovanni Gobbi (del Partito Democratico) e Maria Teresa Rubbiani (di Sinistra per Modena) – sono stati rieletti con ampie maggioranze se non all’unanimità, segno del clima sereno, positivo e di fattiva collaborazione che negli scorsi anni si era instaurato nei rispettivi consigli, dove la passione per i problemi concreti delle persone e del territorio ha quasi sempre prevalso su logiche di schieramento, a volte strumentali. È questa sempre stata l’ambizione dei nuovi quartieri (voluti dall’amministrazione dopo la cancellazione delle Circoscrizioni nei Comuni sotto i 250mila abitanti, stabilita ormai dieci anni fa da una sciagurata legge nazionale): quella di porsi come congiunzione tra l’amministrazione comunale e i cittadini, facilitando sia le azioni e gli investimenti del Comune nei confronti dei territori sia filtrando e ordinando le sollecitazioni che da questi giungono all’amministrazione comunale stessa. Il Partito Democratico è ancora convinto che la partecipazione attiva dei cittadini nella gestione della cosa pubblica sia fondamentale per la qualità stessa dell’azione pubblica oltre che per la vita democratica della nostra città. Nei prossimi mesi il Consiglio comunale ha previsto di studiare, chiamato in causa la competente commissione Affari Istituzionali, la riforma di questo istituto di partecipazione (ricordiamo come il Regolamento Sperimentale di Prima attuazione risalga al 2014) affinché possa sempre meglio rispondere alle finalità per cui è stato creato ed essere uno strumento sempre più efficace”.