Giovani, Anna De Lillo “Valorizzare ruolo di scuola e comunità educanti”

slider, Modena

“È molto positivo che l’amministrazione abbia investito sul rafforzamento dell’Informagiovani e del Servizio civile. Ora è urgente promuovere tutte le politiche giovanili. Si tratta di un percorso ambizioso e impegnativo, ma indispensabile per costruire una città con e per i ragazzi e le ragazze: non tramite giudizi e politiche securitarie ma puntando su ascolto e partecipazione”. La nota della responsabile Giovani e città universitaria del Pd della città di Modena, Anna De Lillo, riguardo i casi di microcriminalità che hanno coinvolto il centro storico nelle ultime settimane:   

“Durante le ultime settimane sono emerse svariate discussioni sul tema delle cosiddette ‘baby gang’ a Modena, gruppi di ragazzi e ragazze che frequentano le scuole superiori e trascorrono i loro pomeriggi nel centro storico, spesso ritrovandosi coinvolti in violente risse. Sulla base delle segnalazioni pervenute sono stati organizzati numerosi controlli da parte della polizia municipale: è infatti doveroso che siano messe in atto le conseguenze previste per chi compie un reato. Ma, contrariamente a quanto affermato dalla destra negli ultimi giorni, non si può lasciare la soluzione di questa problematica unicamente nelle mani del sistema giudiziario: è infatti necessario che l’autore del reato non sia solo portato a riflettere sulla violazione della norma, ma anche sugli effetti che le sue azioni hanno prodotto all’interno della società. Fenomeni di devianza come quelli che stiamo sperimentando in città nelle ultime settimane richiedono, prima di tutto, prevenzione: i comportamenti a rischio sono spesso causati da un contesto di esclusione ed emarginazione, occorre quindi valorizzare il ruolo della scuola e delle comunità educanti. Sono già tanti, gli interventi che l’amministrazione comunale realizza a favore degli adolescenti, fornendo servizi che si occupano di esperienze educative di strada, di formazione, orientamento al lavoro, prevenzione del bullismo, dell’abuso di sostanze e del gioco d’azzardo. È importante ricordare che gli adolescenti di oggi stanno vivendo uno dei momenti più impegnativi della loro esistenza in una condizione che, a causa della pandemia, li priva di ogni forma di socialità. Per ovviare a questa situazione serve un lavoro di squadra che coinvolga tutti: istituzioni, forze dell’ordine, tribunale dei minori, scuola, famiglie e Comune. Quest’ultimo deve impegnarsi per mantenere le politiche giovanili in continuo aggiornamento, per fornire risposte appropriate ai nuovi bisogni che questa condizione sta facendo emergere. È necessario puntare non soltanto alla limitazione del disagio, ma anche promuovere l’agio, con il sostegno all’occupazione – anche quella legata alla creatività – e promuovere la crescita della partecipazione attiva e responsabile dei giovani nella comunità in cui vivono. È molto positivo quindi che l’amministrazione abbia investito sul rafforzamento dell’Informagiovani e del Servizio civile. Ora è urgente promuovere l’emancipazione abitativa dalla famiglia d’origine garantendo un contributo a giovani coppie, persone singole, nuclei monogenitoriali e famiglie numerose. Si tratta di un percorso ambizioso e impegnativo, ma indispensabile per costruire una città con e per i ragazzi e le ragazze: non tramite giudizi e politiche securitarie ma puntando su ascolto e partecipazione”.