Fonderie Madonnina, Pd Modena “Inopportuno rimandare la chiusura”

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Il Pd della città di Modena si schiera con il Comune e chiede che l’azienda che gestisce le Fonderie Cooperative di via Zarlati avvii immediatamente la dismissione. La nota:

La segretaria Comunale Federica Venturelli, il responsabile Ambiente Diego Lenzini e il segretario del circolo Madonnina Gianluca Fanti esprimono piena condivisione e sostegno politico, da parte del Partito democratico della città di Modena, al netto parere negativo del Comune alla richiesta delle Fonderie Cooperative di via Zarlati di poter continuare l’attività fino all’aprile 2022. La richiesta è pervenuta sulla base del Decreto Legge del Governo di fine dicembre sulla proroga dello Stato di Emergenza per la pandemia, che permetterebbe di prorogare gli atti di assenso della Pa di 90 giorni dalla fine del periodo emergenziale.

Secondo la tesi dell’azienda, l’Aia (l’Autorizzazione Integrata Ambientale necessaria per svolgere un’attività come quella di fusione, scadente il 31 gennaio e non rinnovata) rientrerebbe in tale novero.

“Gli argomenti portati dal Comune a sostegno del parere negativo sono più che condivisibili da un punto di vista formale e politico e non riteniamo corretto il modo in cui l’azienda cerca di utilizzare e interpretare il decreto – affermano gli esponenti Dem -, la decisione di chiudere l’azienda di via Zarlati è stata assunta ormai da anni, confermata dal protocollo tra il Comune e l’azienda e anche ribadita lo scorso maggio dall’apposita Conferenza dei Servizi. La stessa azienda lo scorso settembre nella sua Assemblea dei Soci aveva confermato tale scelta per cui questa richiesta di proroga, presentata due settimane prima della scadenza del termine appare incomprensibile ed inaccettabile. Il quartiere Madonnina ha subito negli anni una radicale trasformazione e la presenza di una struttura produttiva così impattante come una fonderia di vecchia generazione non è più possibile, come anche riconosciuto nel nuovo strumento urbanistico appena assunto dal Comune di Modena. Ora è tempo di pensare a come rigenerare l’area con progetti dall’alto valore ecologico ambientale e a come integrarla con il tessuto urbano esistente al fine di rendere quel terreno un’opportunità per il quartiere e la città intera. Chiediamo quindi ulteriori interventi di monitoraggio e controllo sull’attività in corso e la successiva fase di dismissione, con particolare riferimento al rispetto delle ultime ordinanze di Arpa in relazione a inadempimenti dell’azienda. Gli interventi mitigatori messi in campo con le integrazioni all’Aia, la sperimentazione attuata dalla Cooperativa, hanno contenuto ma non risolto i disagi avvertiti dagli abitanti prospicienti: pertanto non è più tempo di rinvii. Gli accordi e gli impegni presi vanno rispettati: con l’assunzione del Pug il Comune ha previsto gli strumenti per la valorizzazione, ora l’azienda avvii immediatamente la dismissione”.