Sassuolo 2030, Pd: “Il progetto è uno specchietto per le allodole”

Dai Circoli

Il Pd sassolese ha commentato il progetto Sassuolo 2030 che ha portato gli studenti della facoltà di Architettura di Parma a creare disegni e plastici per immaginare una città più sostenibile: “Iniziativa lodevole che si scontra con il vuoto strategico dell’amministrazione”.  Ecco la nota:

“L’amministrazione sassolese ha sostenuto questa bella iniziativa coordinata dai laureandi della facoltà di Architettura di Parma che ha come obiettivo una città più verde, accessibile ed accogliente – dicono dalla segreteria Pd Sassuolo -. Sicuramente qualcuno deve aver suggerito al sindaco Menani che esiste qualche cosa chiamata sostenibilità, alla quale si è visto costretto ad adeguarsi. E si capisce chiaramente che lo ha fatto senza convinzione o addirittura con malcelato fastidio. Perché le proposte dei volenterosi studenti si scontrano con il vuoto strategico di questa amministrazione. Un vuoto che viene involontariamente evidenziato dalle parole dell’assessore all’Urbanistica quando ringrazia l’Università e gli studenti ‘che hanno avanzato proposte ed idee davvero considerevoli e che, in futuro, potranno essere prese come ipotesi per riqualificare l’intero tessuto urbano cittadino’.  Quindi, queste belle proposte, forse in futuro potranno essere prese come delle ipotesi e poco più. Davvero avvilente e forse anche un po’ irrispettoso nei confronti del lavoro fatto dagli studenti. Inoltre, per onestà intellettuale, ci si sarebbe aspettati la trasparenza di ammettere che lo stesso format di esercitazione progettuale degli studenti di Parma è stato fatto per i comuni di Formigine e Maranello. E non lasciare intendere che ‘gli studenti hanno scelto la nostra città’, come se solo noi avessimo meritato questo privilegio. Ma il problema di fondo rimane un altro: quanto è credibile questa amministrazione verso la cultura della sostenibilità?  Come può questa amministrazione parlare di verde, di accoglienza, di vivibilità urbana quando nella pratica ha sempre sostenuto una cultura dell’automobile, cultura palesemente confermata nel restyling di Piazza Martiri Partigiani?  La cultura della sostenibilità non si improvvisa e non è sufficiente tagliare l’erba per essere green. Visto che da molti mesi gli studenti di Parma lavoravano su un progetto di riqualificazione urbana, perché Menani e la sua giunta non hanno avuto il coraggio di chiedere a questo volenteroso gruppo di lavoro, sicuramente sensibile alla vera sostenibilità, come rendere verde, accessibile ed accogliente Piazza Martiri Partigiani, cuore centrale della nostra città?”.