Carpi, Vaccari “Bella Ciao non è testo sedizioso, ma bene comune”

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Il responsabile nazionale Organizzazione del Pd Stefano Vaccari commenta la vicenda processuale carpigiana, relativa a fatti del 2017, per cui ora il giudice ha rimandato gli atti alla Procura chiedendo di contestare il reato di radunata sediziosa per il gruppo di antifascisti che cantarono Bella Ciao nei pressi di una manifestazione promossa da Forza Nuova. Ecco la sua nota:

“E’ chiaro che, come sempre, come Partito democratico abbiamo massimo rispetto per l’azione della Magistratura, ma ci permettiamo comunque di considerare un po’ stonata la decisione del giudice di rimandare gli atti alla Procura chiedendo di contestare un reato più grave e certamente anomalo visto che negli ultimi decenni non era mai stato sollevato. La prima sentenza, tra l’altro, condannava alcune delle persone coinvolte, uno è risultato assolto e una persona sostiene di non essere neppure stata presente alla manifestazione. Ora si ritiene che tutti costoro siano comunque coinvolti. Se la fattispecie della manifestazione non autorizzata non è stata rilevata come imputabile ai ragazzi, non si capisce perché si debba avviare un nuovo processo con nuovi capi di imputazione peraltro così inusuali.
Da un punto di vista più generale, inoltre, vorremmo sottolineare come in questo Paese si autorizzano manifestazioni di associazioni e movimenti dichiaratamente fascisti come Forza Nuova, che dovrebbe essere dichiarata fuori legge, e si portano in giudizio dei ragazzi che hanno manifestato pacificamente contro Forza Nuova cantando una canzone come Bella ciao che oltre, ad essere patrimonio comune del Paese e non solo, il Parlamento sta discutendo se eleggere a inno nazionale accanto a quello di Mameli. Obiettivamente qualche contraddizione in tutto questo la vediamo”.