Turismo bianco in Appennino, Costi “Risarcire con ristori adeguati”

Dalla Regione

La consigliera regionale Palma Costi “Ci aspettiamo risposte veloci dal nuovo Governo e dal Ministro al Turismo, al quale auguro sinceramente buon lavoro. Operatori e albergatori messi in ginocchio dalla comunicazione di non riapertura all‘ultimo minuto degli impianti. Ora risarcimenti essenziali per la tenuta economica di chi abita in montagna’

‘Gli operatori turistici del nostro Appennino, sono stati messi in ginocchio dalla proroga della apertura degli impianti senza adeguato avviso. Ora occorre che il Governo tramite il nuovo ministro al Turismo, si impegni con risorse certe ed adeguate a compensare al più presto gli operatori del settore.’ A raccogliere il grido d’allarme dell’intero comparto del turismo ‘bianco’ del nostro Appennino, dopo che, solo a poche ore dalla prevista riapertura, è stato annunciato lo slittamento al 5 marzo, è la consigliera regionale Palma Costi ‘ Se la decisione è indiscutibile – precisa la consigliera dem – in quanto presa a tutela della salute pubblica, la tempistica della sua comunicazione si traduce in un danno economico gravissimo per tutti gli operatori che hanno fatto sacrifici enormi per poter riaprire, seguendo le norme molto stringenti dal punto di vista della sicurezza e per tutti gli operatori turistici dell’Appennino. Il presidente del Consiglio Draghi ieri ha rassicurato e ha detto che il Governo si impegnerà affinché un disguido comunicativo così impattante, non succeda più e soprattutto ha rilanciato sul turismo come attività economica fondamentale del Paese. Ma qui è successo e la ‘valanga’ rischia di abbattere attività essenziali per la tenuta economica di chi abita in montagna. Non possiamo parlare in nessun modo di valorizzazione e ripopolamento delle aree montane – conclude Palma Costi – se poi lasciamo che situazioni come queste mettano in ginocchio operatori, famiglie, imprese.’