Rider, Poggi e Venturelli “Avanti verso la Carta modenese dei diritti”

Segreteria, Modena, slider

Il Consiglio comunale di Modena ha approvato un ordine del giorno sul tema rider a prima firma della consigliera comunale Pd Federica Venturelli: l’odg si collega al documento politico presentato dalla Segreteria provinciale Pd, coordinato dal responsabile Economia e Lavoro del Pd provinciale Alessandro Poggi e inviato alle Amministrazioni della provincia di Modena e alla Regione, contenente un vademecum di possibili azioni sul tema. Ecco la nota di Alessandro Poggi e Federica Venturelli:

“Il lavoro combinato tra partito e amministratori sta cominciando a dare i suoi frutti, tanto che pensiamo sia da perseguire l’obiettivo di realizzare una vera e propria Carta modenese dei diritti dei rider. Con il documento politico e l’ordine del giorno si sollecitano il Comune di Modena, gli altri Enti locali della provincia e la Regione a mettere in campo azioni volte a garantire diritti e tutele a questa categoria di ‘nuovi lavoratori’, spesso sfruttati e dimenticati. Si chiede la realizzazione di piccole infrastrutture cittadine, spazi al coperto o tettoie per il riparo dal freddo e dalla pioggia, la disponibilità di power bank per la ricarica degli smartphone che i rider utilizzano per lavorare, la creazione di punti di manutenzione delle biciclette. Da qui l’obiettivo della realizzazione di una vera e propria ‘Carta modenese dei rider’, sottoscritta dalle piattaforme del food delivery e dai sindacati sotto l’egida del Comune coinvolto, che individui una serie di diritti minimi dei rider imprescindibili e che devono essere garantiti indipendentemente dalla qualificazione giuridica del rapporto di lavoro: compenso orario fisso ed equo, diritto alla salute ed alla sicurezza (con obbligatorietà di assicurazioni per infortunio e malattia sul lavoro), indennità per lavoro festivo e notturno, interruzione del lavoro in condizioni meteorologiche estreme, diritto alla disconnessione, allo sciopero e a formare organizzazioni sindacali. Sul piano nazionale, riteniamo si debba andare al superamento dell’attuale CCNL dei rider, che mantiene nei fatti il lavoro a cottimo, non garantisce tutele e non è stato firmato dai sindacati confederali. L’auspicio è che Governo e parti sociali lavorino per arrivare alla firma di un contratto collettivo nazionale vero, che non scarichi sui lavoratori il rischio d’impresa e che conferisca ai rider i diritti che fino ad ora sono stati loro negati. Nel modenese è stato avviato un percorso sinergico tra partito, amministrazione e sindacati, ora l’auspicio è che si proceda con gli obiettivi locali e nazionali delineati”.