Biometano, Pd Concordia “Un altro no al mega-impianto”

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Un altro no alla realizzazione del mega-impianto per la produzione di biometano a Concordia: la consigliera regionale Pd Palma Costi, la segretaria Pd di Concordia Ornella Tibasti e il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Concordia Paolo Negro commentano la sentenza del Tar che ha rigettato il ricorso dell’azienda Bio-Bimat contro la delibera della Giunta che aveva negato l’autorizzazione alla realizzazione del progetto dell’impianto. Ecco le loro dichiarazioni:

Palma Costi, consigliera regionale Pd: “Quando le istituzioni governate dal Pd dicono una cosa, basata su dati ed evidenze, rispettando le procedure e le leggi, portano a casa i risultati, dal deposito gas di Rivara al biometano di Concordia. Sono stati il Pd e gli amministratori del Pd che hanno lavorato e si sono assunti le responsabilità, anche amministrative/contabili, delle scelte e dei risultati ottenuti. Io stessa avevo testimoniato la mia posizione netta all’assemblea pubblica che si è svolta a fine 2019, dove ho apertamente detto che come Regione avremmo detto di no e che ci saremmo difesi in caso di ricorso. Le parole sono diventate fatti”.

Ornella Tibasti, segretaria Pd Concordia: “Ancora un no netto, chiaro, inequivocabile al progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano a Concordia. Il Tar ha ritenuto infondate, inconferenti e irrilevanti le argomentazioni di Bio-Bimat contro la delibera della Giunta regionale che il 18 maggio 2020 aveva negato l’autorizzazione. Il rispetto delle regole è la base della convivenza civile, i fortissimi interessi economici non hanno prevaricato le ragioni della nostra comunità, da sempre contraria ad un impianto sovradimensionato e che non avrebbe portato alcun beneficio al territorio. Al contrario di chi ha protestato e poi si è dileguato dopo la sconfitta alle elezioni amministrative del 2019, noi come Pd ci siamo sempre adoperati per il bene comune. Oggi, dopo un altro no all’impianto, ringraziamo di nuovo il sindaco Luca Prandini e gli Amministratori, i tecnici e i consulenti che hanno perseguito con costanza e professionalità la tutela della salute, del paesaggio e dell’ambiente in tutte le sedi”.

Paolo Negro, capogruppo in Consiglio comunale: “La sentenza del Tar conferma le buone ragioni alla base del diniego della Regione alla realizzazione di questo mega-impianto per la produzione di biometano. Abbiamo perseguito e tutelato con coerenza il bene comune che ha giustamente prevalso. Ora guardiamo avanti”.