Carpentieri e Franchini “Sostenere nel concreto gli esercizi pubblici”

slider, Modena

“Farsi promotore di un dialogo con il Governo e con la Regione per definire una diversa modalità e tempistica delle aperture dei negozi, dei bar, dei ristoranti, dei luoghi dello spettacolo e della cultura, indicandone anche tutti gli obblighi organizzativi per garantire la massima sicurezza ai clienti e ai cittadini”: con un ordine del giorno a firma del capogruppo Antonio Carpentieri e della consigliera comunale Ilaria Franchini il Gruppo consiliare Pd chiede al Comune di sondare la possibilità, monitorando sempre l’evoluzione del contagio, che gli esercizi commerciali che rispettano regole certe e definite possano tenere aperto con continuità. Ecco la nota di Carpentieri e Franchini:

“Anche il 2021 sarà un anno che non potremo considerare “covid free”, e questo impegnerà il Governo, la Regione e il Comune da un lato nella salvaguardia del sistema sanitario nazionale e, dall’altro, nello sviluppo di azioni che possano garantire una ripartenza economica stabile. Sparare a zero come sta facendo la destra chiedendo l’azzeramento di tutte le imposte comunali è irrealizzabile, equivale a chiedere tutto per non avere niente. Come Gruppo consiliare Pd, di fronte alle oggettive difficoltà di tante imprese, soprattutto le piccole e piccolissime, chiediamo la realizzazione di una serie di misure concrete e attuabili. Governo e Regione stanno facendo la loro parte, pensiamo ad esempio alla cassa integrazione per i lavoratori autonomi o all’esenzione della prima rata IMU per gli immobili legati al turismo e agli spettacoli, o ancora ai 40 milioni stanziati dalla Regione per ristori che verranno distribuiti attraverso le Camere di Commercio. Anche il Comune di Modena ha già preso decisioni importanti, come lo stanziamento di oltre un milione di euro sulla Tari per le utenze non domestiche. Chiediamo all’Amministrazione cittadina di lasciare inalterate le tasse e i tributi, come anche le tariffe dei servizi comunali, e di estendere anche per il 2021 quelle misure di sostegno come l’ampliamento gratuito dei dehors e i “tavolini sotto le stelle” tanto apprezzate l’anno passato. Occorre investire in attività di marketing territoriale e nella costruzione di eventi che possano rilanciare il settore culturale, enogastronomico e sportivo, così come occorre verificare la possibilità di promuovere, magari in collaborazione con Associazioni di categoria e Camera di Commercio, opportunità di finanziamento destinato alla riqualificazione delle attività del centro storico. Riteniamo, inoltre, che sia tempo di cominciare a pensare come sia possibile riaprire in modo sicuro, ma certo e permanente, gli esercizi commerciali, naturalmente sempre tenendo monitorata l’evoluzione del contagio. Questo “apri e chiudi” senza possibilità di organizzazione preventiva sta mettendo in ginocchio molte attività. Il Comune di Modena ha la credibilità e l’autorevolezza per provare a farsi promotore di un dialogo con il Governo e la Regione per definire una diversa modalità e tempistica delle aperture dei negozi, dei bar, dei ristoranti, dei luoghi dello spettacolo e della cultura, indicandone anche tutti gli obblighi organizzativi per garantire la massima sicurezza ai clienti e ai cittadini. Chi rispetterà quegli obblighi deve essere messo nelle condizioni di ripartire in maniera stabile”.