Rifiuti, interrogazione Pd in Regione per la gestione degli “inerti”

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Il consigliere regionale Luca Sabattini “Cambia la normativa nazionale: troppi problemi per i privati che devono conferire rifiuti da piccoli interventi di costruzione e demolizione realizzati in economia. Si rischia l’aumento dell’abbandono”

Dal 1° gennaio 2021, i rifiuti provenienti da costruzione o demolizione, i cosiddetti “inerti”, non sono più assimilati a quelli urbani e ne è consentito lo stoccaggio provvisorio presso la sede dell’impresa o in subordine, per le piccole quantità, presso il luogo di produzione. Lo prevede il Decreto legislativo 3 settembre 2020, n. 116. Il Consigliere regionale Pd Luca Sabattini segnala che “In Emilia-Romagna, la Regione ha reputato necessario approfondire meglio il passaggio, pertanto la data slitta al 1° febbraio. L’impatto della normativa non è meramente burocratico, porta invece con sé il rischio reale che esplodano gli abbandoni di rifiuti edili”. “Fino ad oggi, infatti, si potevano conferire piccole quantità di inerti derivanti da tante micro-attività svolte anche in economia nelle case, nelle isole ecologiche, la cui rete in Emilia-Romagna è corposa, garantendo un servizio diffuso ai cittadini – ricorda il consigliere modenese – Il timore quindi, ora, è che si possa tornare indietro al periodo in cui le isole ecologiche non erano attrezzate a ricevere tali inerti e molti li abbandonavano in quantità significative dove capitava, nei fossi, lungo le strade oppure all’interno dei cassonetti stradali”. “Con un’interrogazione alla Giunta regionale, che ho sottoscritto, chiediamo se la Regione intenda attivarsi per concordare con il Governo le necessarie misure correttive al DL 116/220 utili a scongiurare che si torni all’abbandono dei rifiuti inerti, provenienti da piccoli lavori edili svolti in economia all’interno delle abitazioni private. Una sollecitazione che ci arriva anche da tanti Sindaci ed enti locali e che condivido in pieno” conclude Sabattini.