Esondazioni, consiglieri Pd “Risarcimenti e investimenti in sicurezza”

Dalla Regione, slider

Il Gruppo Pd in Assemblea legislativa regionale ha presentato una risoluzione sull’esondazioni dei fiumi “Eventi che si fanno sempre più intensi hanno bisogno di risposte straordinarie. Ci batteremo perché ogni cittadino che ha subito danni ottenga il giusto risarcimento’

Non solo risarcimenti e messa in sicurezza. L’esondazione del Panaro chiama ad un grande investimento sulla sicurezza del territorio che deve attingere alle risorse del Recovery Fund per quasi 900 milioni di euro, dei quali 115 milioni (nel Next generation Ue) destinati solo alla sicurezza del nodo idraulico di Modena. E’ questo il senso di una risoluzione presentata dal Gruppo Assembleare del Pd e approvata in Aula, in cui si chiede di inserire le progettualità presentate dalla Regione tra le opere prioritarie nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, ‘essendo perfettamente conformi a quanto stabilito in materia di prevenzione e difesa del territorio, anche dal rischio idraulico’, si legge nel dispositivo. ‘Gli eventi climatici stanno mettendo duramente alla prova l’Emilia-Romagna – spiegano i consiglieri regionali Palma Costi, Luca Sabattini e Francesca Maletti – Ad ogni nuova emergenza viene battuto il record precedente di piogge e precipitazioni. Solo in questo ultimo evento meteo, si sono verificati fenomeni di piena che hanno interessato 21 corsi d’acqua. Eventi che si fanno sempre più intensi e che hanno bisogno di risposte straordinarie. ‘Occorre ripensare – sostengono i tre consiglieri regionali – il sistema idrogeologico in modo unitario, dalla montagna al Po, sulla base degli andamenti e delle previsioni meteoclimatici al fine di adeguare gli interventi a condizioni ormai diventate “normali “e per permettere interventi programmati e soprattutto consequenziali. Servono interventi straordinari ma va anche sottolineato che in assenza delle opere realizzate in questi ultimi anni, come ad esempio le Casse di espansione, che hanno invasato al massimo delle loro potenzialità o i lavori più urgenti di rafforzamento o innalzamento di alcuni tratti critici delle arginature del Secchia, ci sarebbero state ulteriori tracimazioni. Sono stati infatti 170 milioni il totale degli investimenti realizzati o programmati dal 2014 tra Secchia, Panaro e Naviglio. Mentre esprimiamo – ribadiscono Costi, Sabattini e Maletti – la nostra solidarietà, vicinanza e sostegno a cittadini, imprese, agricoltori così duramente colpiti vogliamo esprimere un plauso all’intero sistema di Protezione Civile, al grande lavoro di sindaci e amministratori locali, dei vigili del fuoco, delle forze dell’ordine, dei volontari, delle strutture tecniche e di tutti coloro che si sono adoperati per fronteggiare l’emergenza.’