Mirandola, Tassi e Raisi: “Procede il piano di potenziamento dell’ospedale”

Dai Circoli

Nota del Presidente e del Vicepresidente della Commissione Consigliare Servizi Sociali e Sanitari Unione Comuni Modenesi Area Nord, dott. Tassi Carlo e dott. Raisi Orville sull’incontro con il Direttore Generale e Sanitario dell’AUSL di Modena dove è stato presentato lo stato dell’avanzamento del ripristino dei servizi delocalizzati dall’Ospedale di Mirandola a seguito dell’emergenza Covid-19 nonché lo sviluppo del piano di interventi, attività ed investimenti di potenziamento relativi all’Ospedale di Mirandola e al nostro Distretto.

Positivo l’incontro con il Direttore Generale dott. Brambilla e il Direttore Sanitario dott.ssa Borsari che abbiamo voluto per fare il punto e monitorare lo stato d’avanzamento del ripristino dei servizi delocalizzati dall’Ospedale di Mirandola a seguito dell’emergenza Covid-19 nonché lo sviluppo del piano di interventi, attività ed investimenti di potenziamento relativi all’Ospedale di Mirandola e al nostro Distretto. Ovviamente una prima parte della riunione è stata dedicata a dar conto del quadro provinciale relativamente all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 e del piano organizzativo in funzione dei possibili diversi scenari e livelli di prosecuzione dell’emergenza sanitaria. Si è entrati poi nel merito puntuale dello stato di attuazione della riorganizzazione ospedaliera e territoriale, punto di riferimento il piano per il potenziamento dell’Ospedale e del Distretto di Mirandola adottato dalla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria il 13 Dicembre 2019. Ad oggi sono state attivate l’Osservazione Breve Intensiva Pediatrica h24; il Pronto Soccorso già potenziato sarà dotato di apparecchiature radiologiche per efficientare le urgenze; il superamento delle aree omogenee è in essere o in via di attuazione con i concorsi per Direttori di Struttura Complessa (primari) di Chirurgia ed Ostetricia e Ginecologia mentre sono già in attività i primari di Medicina, Pneumologia, Ortopedia, Medicina Riabilitativa, Radiologia e Pronto soccorso. La Cardiologia, appena le condizioni di gestione dell’emergenza Covid-19 lo consentiranno, tornerà con le funzioni precedenti compreso i letti con sistema di monitoraggio. Dal 5 di ottobre sono ripristinate le attività chirurgiche ed ortopediche in urgenza dopo la sospensione per pandemia, così come sono riprese le attività di chirurgia e ortopedia ambulatoriale, di endoscopia bronchiale e digestiva, oculistica, dermatologia, di cistoscopia urologica…ed altro. Importante anche aver dotato il Laboratorio Analisi di Mirandola di uno strumento che consente di effettuare 12 tamponi giornalieri per la diagnosi di Covid-19 che consente di velocizzare le procedure in Pronto Soccorso nel discriminare tra utenti positivi al virus da quelli negativi. I Direttori hanno confermato l’impegno a proseguire le opere dopo l’inizio dei lavori sulla Casa della Salute di Mirandola e di Finale E., e al riguardo l’Ospedale di Comunità (OsCo), struttura di coordinamento tra territorio ed ospedale si è deciso di riflettere sulla sua collocazione a Mirandola per privilegiare un aumento di posti letto nei reparti per acuti. Pertanto salutiamo con favore le azioni intraprese o in corso di realizzazione da parte della Direzione AUSL per il potenziamento delle attività sanitarie dell’Ospedale e del Distretto. Nonostante ciò restano dei nodi di criticità sulle quali chiediamo un impegno da parte dell’AUSL relative al personale sanitario, alla specialistica ambulatoriale, alla migrazione sanitaria, alla accessibilità degli utenti alla richiesta di prestazioni (riapertura, anche parziale, degli sportelli CUP e SAUB). Abbiamo poi rinnovato l’invito a riflettere sull’attivazione a Mirandola, secondo Polo Biomedicale al mondo, oltre che della prevista terapia semintensiva, anche di quella intensiva e più in generale a potenziare il Rapporto con il sistema del Distretto Biomedicale. La Direzione generale ha inoltre confermato l’impegno a sviluppare l’indirizzo votato dalla CTSS ad organizzare la sanità nell’area nord della provincia su due Ospedali di “pari livello”, Mirandola e Carpi.