Goldoni, Fava e Reggiani “Bene concordato, ora liberare marchio”

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“Il Pd continuerà a stare al fianco dei dipendenti e lavorerà perché possano individuarsi soluzioni positive per il prosieguo dell’attività, ora che la premessa, ovvero l’approvazione da parte del Tribunale del piano concordatario, ha trovato finalmente conferma”: il segretario provinciale Pd Davide Fava e il segretario del Pd di Carpi Marco Reggiani continuano a seguire da vicino l’evolversi della crisi alla Goldoni. Ecco il loro commento:

“Una prima buona notizia è arrivata, ma occorre continuare a lavorare affinchè la procedura imbocchi una strada che possa garantire la continuità produttiva e occupazionale dell’azienda. Il Tribunale di Modena ha, infatti, ammesso l’azienda metalmeccanica carpigiana Goldoni alla procedura di concordato, ma i rischi per il futuro dell’impresa e dei posti di lavoro dei 220 dipendenti sono ancora purtroppo ben presenti. I rappresentanti dei lavoratori e le istituzioni locali, in testa la Regione, stanno lavorando, da settimane, in maniera determinata e coordinata per individuare soluzioni che consentano il prosieguo dell’attività di un’azienda che ha fatto la storia del manifatturiero carpigiano. Fondamentale è salvaguardare il marchio, l’asset che può davvero consentire a un nuovo acquirente di continuare a produrre e commercializzare i famosi trattori che escono dallo stabilimento di Migliarina. Il Pd continuerà a stare al fianco dei lavoratori e lavorerà perché possano individuarsi soluzioni positive per il prosieguo dell’attività, ora che la premessa, ovvero l’approvazione da parte del Tribunale del piano concordatario, ha trovato finalmente conferma”.