Finale, Ratti “Rilanciare, innovare e far conoscere la Casa della salute”

Dai Circoli, slider

Nei giorni scorsi, a Finale Emilia, si è tenuto un Consiglio comunale aperto sul futuro della Casa della salute, una struttura interessata da importanti lavori di ristrutturazione e di ammodernamento che dovranno risultare in servizi all’avanguardia per un potenziale ampio bacino di popolazione, a partire dalla telemedicina e dall’ospedale di comunità. Ecco il commento del consigliere comunale Pd Andrea Ratti:

“La Casa della salute di Finale Emilia, che già esiste, avrà un’enorme potenzialità una volta terminati i lavori di ristrutturazione a giugno 2022. Termine sul quale non solo non si potranno tollerare ritardi, ma che rende ancora più urgente definire con precisione quali e quanti servizi deve contenere la nuova Casa della salute e iniziare sin da subito a organizzarli! A dimostrare il ruolo attuale della struttura sono stati gli stessi dirigente dell’Asl: 27.000 prestazioni specialistiche ambulatoriali in un anno, 16.000 prelievi, 8.016 prestazioni ambulatoriali, 1.251 utenti a carico dell’ambulatorio cronicità, 6 medici di medicina generale e 2 pediatri. Una struttura, quindi, di riferimento per la prevenzione e la presa in carico di un’utenza ampia, ma che deve veder coinvolta maggiormente tutta la popolazione. E’ chiaro però che la Casa della salute ha bisogno di essere promossa e fatta conoscere. Finale Emilia è terra di frontiera, che non necessariamente vuol dire solo marginalità, ma anche potenziale polo di attrazione dalle provincie limitrofe, come di fatto sta già accadendo con il polo scolastico superiore riconosciuto di alta qualità. Bisogna lavorare, quindi, per far nascere una struttura di qualità che si integri con la rete sanitaria territoriale della quale dobbiamo sentirci parte, e non continuare a viverla, con l’occhio rivolto al passato, come una sorta di Cenerentola. Bisogna coinvolgere professionalità, volontariato, giovani che in collaborazione con l’Azienda sanitaria ricomincino a progettare e ad osare nuove idee. Il Covid ha cambiato il mondo e anche la capacità di risposta ai bisogni del territorio. Sarebbe importante capire come i bisogni sanitari dei cittadini vengono affrontati oggi e nei prossimi mesi e quali novità si possono introdurre. Il progetto di telemedicina e l’assistenza domiciliare rappresentano il futuro immediato, assieme al tanto atteso OSCO, l’ospedale di comunità, con i suoi letti”.