San Felice, Guicciardi “Una crisi di Giunta ferragostana al buio”

Dai Circoli

La perdita dell’assessore al Bilancio rischia di condannare San Felice ad altri mesi di immobilismo: il segretario del Pd di San Felice Nicolò Guicciardi risponde alla maggioranza di centrodestra che cerca di incolpare altri per la improvvisa crisi di Giunta legata alle dimissioni dell’assessore Marchetti. Ecco la nota di Nicolò Guicciardi:

“Non vi erano dubbi che la maggioranza di centrodestra “Noi Sanfeliciani” si mettesse, guarda caso, ad incolpare noi per la crisi improvvisa di Giunta che li ha coinvolti. Rimane così vacante il posto di assessore al bilancio. Una rinuncia grave quella di Marchetti. Arrivata come un fulmine a ciel sereno, dopo poco più di un anno, in emergenza Covid. Fa riflettere come nell’ultimo Consiglio comunale la delibera di salvaguardia degli equilibri sia stata sostituita il giorno prima del Consiglio del 1° agosto, cambiando le scelte amministrative prese solo quattro giorni prima. Riguardo all’operato della propria Giunta, il sindaco Goldoni sa bene di avere ammesso in Consiglio comunale di aver bloccato la programmazione di importanti progetti di ricostruzione pubblica – ex Caserma dei Vigili del Fuoco, via Fossetta e piazza del Mercato, solo per citarne alcuni. Sa altrettanto bene di non aver sbloccato nulla sulla Rocca, rimandando la progettazione esecutiva del 2° stralcio a data da destinarsi, cosi come sull’Aula Magna – circa un anno di gara per affidare i lavori – e sulla Polisportiva, per cui l’accelerazione e termine dei lavori alla fine dello scorso anno erano state sbandierate sui giornali. Sono tutti progetti ereditati, approvati e finanziati. Inoltre, si è tornati al punto zero su un importante progetto come Villa Ferri, quello che nelle promesse e impegni del sindaco doveva dimostrare come si sarebbe velocizzata la ricostruzione pubblica. Riguardo ai dati del bilancio 2019, approvati di recente, la differenza di 1.100.000 euro tra entrate e spese del 2019 è un dato approvato dalla maggioranza, segno che il bilancio è stato lasciato in ordine, con risorse utili per affrontare l’emergenza Covid. E’ vero che il bilancio di un Comune in piena ricostruzione e emergenza Covid va seguito e gestito. A maggior ragione dopo l’uscita di Mirandola dall’Unione che obbligherà a scelte importanti in breve tempo. Per questo la perdita dell’assessore al bilancio, è grave e condanna il paese ad altri mesi di immobilismo, che farà rimanere San Felice sempre più al palo”.