Mirandola, Pd “La Giunta leghista non mette un soldo per le scuole”

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“L’Amministrazione di Mirandola non ha previsto alcuno stanziamento per la scuola e fa conto, ad oggi, solo sui fondi stanziati dal Governo”: è quanto emerso dal dibattito sulla mozione per la ripartenza a settembre delle scuole, presentato dal Pd e dalla lista civica +Mirandola, e votato anche da FdI e M5s, ma bocciato dalla Lega che, come già in altre occasioni, ha presentato una mozione di uguale contenuto, ma non impegnativa per l’Amministrazione Greco. La denuncia della consigliera comunale del Pd di Mirandola Alessandra Mantovani:

“Nell’ultimo Consiglio comunale la Lega ha votato contro la mozione “SETTEMBRE, PRIORITÀ ALLA SCUOLA. PROPOSTE PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITÀ DIDATTICHE”, presentata da Pd e dalla lista civica +Mirandola. La mozione, votata anche da FdI e M5S, poneva all’attenzione della Giunta temi cruciali per la ripartenza scolastica: la gestione degli spazi e il problema dei trasporti; la necessità di calmierare i costi dei servizi erogati alle famiglie e il ruolo attivo richiesto alla Amministrazione a fianco delle scuole per supportarne la richiesta di organici, oltre a tutte le azioni necessarie, in collaborazione anche con le associazioni del territorio, a garantire a bambini e studenti la fruizione completa del tempo scuola. La mozione ha avuto il merito di sollecitare l’Amministrazione a dare conto pubblicamente alla cittadinanza delle azioni intraprese ad oggi. E il dibattito ha chiarito come l’Amministrazione non abbia previsto nessuno stanziamento per la scuola e faccia conto ad oggi solo sui fondi stanziati dal Governo. La Lega ha presentato in seconda battuta – fanno fede le date verificabili al protocollo – una propria mozione che, riprendendo il nostro testo, lo ‘sterilizza’, eliminando tutti gli aspetti che possano impegnare concretamente la responsabilità diretta dell’Amministrazione. Dopodiché lo vota, senza valutare la possibilità di giungere a un testo condiviso e – paradossalmente – senza nemmeno discutere la mozione della opposizione né illustrare la propria. È un copione che si ripete, un comportamento insieme arrogante e puerile, che tradisce non solo una disarmante mancanza di idee, ma una sostanziale incapacità di fare politica di fronte a problematiche che richiederebbero l’impegno e la collaborazione di tutti. Come sempre un’arroganza sostenuta dalla sola forza dei numeri: il ‘metodo’ Golinelli – in contesti più complessi certamente meno efficace – mostra tutti i limiti di una visione ristretta e autoreferenziale”.