Manni e Poggi “Interroghiamoci su come tutelare la salute di tutti”

slider, Segreteria

La sanità pubblica è stata il baluardo a difesa della salute dei cittadini. La responsabile Sanità e il responsabile Economia e Lavoro nella Segreteria provinciale del Pd Nadia Manni e Alessandro Poggi provano a tracciare un bilancio di quanto fatto con l’obbiettivo di essere ancora più efficienti quando si presenteranno altre sfide.

Nadia Manni – “Abbiamo attraversato mesi molto difficili per il sistema sanitario e socio sanitario. Abbiamo superato le fasi più difficili, puntellandoci sull’importante numero di operatori che per diversi ruoli e professioni si è dedicato giorno e notte alla emergenza. Giunge ormai il momento di aprire qualche riflessione. In quali punti la nostra rete di servizi poteva tenere meglio? Dove siamo andati maggiormente in difficoltà? La rete degli ospedali modenesi si è ridefinita velocemente, reinventando soluzioni a disposizione dei cittadini, con l’ausilio del territorio e del volontariato. Bene il funzionamento del commissariamento disposto dal presidente Bonaccini, con il commissario ad acta Venturi. Di certo va ridefinito il ruolo della Ausl verso i soggetti gestori accreditati, pubblici e privati. La qualificazione ottenuta in questi anni ha portato a esiti importanti e ci ha permesso di ridurre la portata del virus, ma di certo dove ha colpito non ha lasciato scampo. Come fare a migliorare ancora, in un equilibrio tutto nuovo e da ripensare tra responsabilità gestionali e responsabilità sanitarie pubbliche? E infine, può la prevenzione fare di più? Questo è il quesito sul tavolo oggi. Come possiamo fermare eventuali focolai? Ridurre i contagi? Mappare e testare i sintomatici e anche i loro vicini più prossimi? Ancora una volta non solo la società intera è davanti ad una sfida, ma anche la comunità scientifica”.

Alessandro Poggi – “É stato già annunciato l’arrivo del bonus da 600-650 euro per 2500-3100 medici in formazione degli atenei della regione ER e per oltre 1000 tra soccorritori e infermieri dipendenti impegnati sulle autoambulanze. Un’ottima notizia che mi fa particolarmente piacere come medico in formazione, e che, simbolicamente, riconosce i giusti meriti a tanti specializzandi che sono stati impegnati in prima linea nella gestione dei pazienti covid, e anche a quegli specializzandi che non hanno direttamente gestito pazienti covid ma che hanno comunque compiuto uno sforzo in questi mesi, in un quadro di generale cambio degli assetti dei reparti e di generale aumento dell’impegno che ha coinvolto gli ospedali emiliano-romagnoli nel loro complesso. Ottimo anche il riconoscimento per gli operatori, che con grande spirito di sacrificio, correndo anche rischi per la propria salute, hanno garantito il funzionamento del servizio di ambulanza.
L’esperienza della pandemia ci ha insegnato che a tutti i livelli istituzionali devono essere profusi sforzi e stanziate risorse per potenziare la sanità pubblica e universalistica: ora questo appare scontato, ma le epoche della contrazione della spesa per la salute sull’altare del taglio della spesa pubblica sono quantomai recenti. La tutela della salute di tutti é un principio prezioso sul quale non devono mai essere ammesse deroghe.”.