Mirandola, Donati “Basta propaganda, occorrono azioni concrete”

Dai Circoli

Il Comune di Mirandola si concentra sullo sgombero di un campo nomadi che tale non è mai stato o sulla sponsorizzazione dei grembiulini dei primini con lo stemma del Comune, quando dovrebbe prevedere azioni concrete per sostenere famiglie e piccole imprese nella fase dell’uscita dall’emergenza Covid-19, come la preparazione dei Centri estivi o ristori fiscali per gli esercizi commerciali e l’artigianato di servizio. “Basta propaganda”: dice la consigliera comunale Pd Francesca Donati. Ecco la sua dichiarazione:

“La situazione socio-economica, nel contesto dell’emergenza sanitaria in corso, desta moltissime preoccupazioni. Nell’Area nord sono 1.200 le casse integrazioni attivate; a Mirandola, stando alle fonti comunali, sono ad oggi 626 le famiglie che hanno ricevuto buoni pasto per un totale di 91.800 euro. Il bilancio del Comune di Mirandola sarà il centro delle scelte da intraprendere localmente per la ripresa. Queste dovrebbero essere le preoccupazioni principale di chi governa, ma non è così. Il Comune di Mirandola ha impiegato 17.544 euro di denaro pubblico, preso dal capitolo di spesa “emergenza Covid-19 -Oneri straordinari” e dal fondo di riserva del Bilancio di previsione 2020-2022, per donare una mascherina a nucleo famigliare logata e confezionare quelle regionali, quando sarebbe bastato, per queste ultime, coinvolgere attivamente il volontariato. Il tutto senza alcun costo per la collettività. Il fondo “emergenza Covid-19” dovrebbe essere utilizzato per far fronte alle esigenze impellenti e non procrastinabili di quei cittadini che, pur avendone necessità, non sono rientrati ad oggi nella casistica per l’accesso al sostegno. Occorre, inoltre, prevedere ristori fiscali alle categorie più colpite come il commercio e la piccola impresa. E’ chiaro che ci troviamo di fronte ad una Amministrazione che non ha una visione politica né a breve né a lungo termine, basti pensare alla questione dei centri estivi perché se è vero, come dice l’assessore Marchi, che si dovranno recepire tutte le indicazioni nazionali e regionali, bisognerà comunque arrivare preparati a quel momento avendo già predisposto le azioni necessarie. Speriamo che fra un tanto pubblicizzato sgombero di un campo nomadi, che peraltro campo nomadi non era, e la sponsorizzazione dei grembiuli della prima classe delle scuole elementari con lo stemma del Comune, trovino i nostri amministratori anche il tempo di pensare a come investire le risorse pubbliche a disposizione per rispondere alle richieste di aiuto non ascoltate dei mirandolesi”.