Covid, consiglieri regionali “Investire su servizi, sanità e lavoro”

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Dibattito in Assemblea Legislativa sulle misure intraprese. I consiglieri modenesi Pd Palma Costi, Luca Sabattini e Francesca Maletti: ‘Aumentare gli sforzi sui protocolli di sicurezza per far partire il prima possibile anche commercio, servizi, cultura e sport.’

‘Governare la ripresa che convive con il virus sapendo di poter contare su punti di forza del nostro sistema regionale, partendo in primo luogo dal lavoro e dalla produzione in sicurezza, puntando su crescita sostenibile, sanità e welfare, innovazione tecnologica e digitale e nuove modalità e tempi di lavoro”. E’ questo il monito lanciato dai consiglieri regionali modenesi Palma Costi, Luca Sabattini e Francesca Maletti, nel corso dell’aula legislativa dove il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha annunciato un piano di investimenti da quasi 14 miliardi di euro da qui al 2022 sulle misure in emergenza Covid–19. Nel dibattito, svoltosi ‘in remoto’, è intervenuta la consigliera Palma Costi. ‘Dall’emergenza non si crea nulla di nuovo. Si governa e gestisce al meglio se già esiste un sistema consolidato di servizi, ricco di capitale territoriale ed umano. Per questo bisogna ripartire dai punti di forza del nostro sistema regionale puntando su sostenibilità, rete di medicina territoriale, rete ospedaliera, innovazione digitale e nuove modalità di lavoro. Questi punti di forza tradotti in atti concreti e provvedimenti hanno permesso a questa Regione di concentrarsi immediatamente e prima del Governo sul “come” ripartire attivando un’organizzazione sanitaria pronta nel caso ci fossero recrudescenza del virus e con metodologie già rodate; un ruolo del Dipartimento di sanità pubblica di accompagnamento verso le riaperture nei distretti, con i tavoli provinciali come luoghi per meglio definire con tutte le parti sociali le applicazioni concrete dei protocolli, in supporto soprattutto della rete di piccole e piccolissime imprese che costituiscono in gran parte il nostro tessuto produttivo. Il monitoraggio dei protocolli di sicurezza per una sicurezza capillare e non formale dovrà consentire di far ripartire il prima possibile, anche il settore del commercio, servizi, cultura, sport. Ci auguriamo che la ripartenza per alcuni servizi che non creano aggregazione possano vedere una riapertura anticipata rispetto alle prime dichiarazioni del Governo. Ripartire dal lavoro significa però anche procedere rapidamente a riorganizzare il sistema dei servizi scolastici, educativi a assistenziali. Il dopo Covid ci consegna l’urgenza di riprogrammare il futuro verso un sistema più sostenibile e la forza del sapere, della scienza, della ricerca, della innovazione è forse l’unica arma che abbiamo davvero per affrontare questa pandemia. Bisogna farlo tenendo insieme il lavoro, l’educazione delle generazioni future, l’assistenza delle persone fragili. In questa emergenza il ripensamento organizzativo potrà portare a nuovo paradigma per una svolta sostenibile del nostro sistema produttivo e sociale. ’