Mirandola, Ganzerli “Una sentenza che non rende piena giustizia”

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Il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Mirandola Roberto Ganzerli esprime le proprie perplessità sulla condanna all’autore dell’attentato alla sede del comando della polizia municipale. Ecco la nota di Roberto Ganzerli:

“Otto anni di reclusione per il magrebino che ha appiccato il fuoco alla sede del comando di polizia municipale provocando la morte di due persone la ritengo, pur rispettandola, una sentenza che non rende pienamente giustizia alle vittime in primis, alle loro famiglie e alla nostra comunità. Siamo di fronte a una vicenda che non chiarisce del tutto quello che forse è realmente successo perché ancora sussistono molti passaggi oscuri, dal come e perché mai il giovane sia arrivato a Mirandola da Roma al come abbia fatto a individuare la sede del comando pur non conoscendo la città. Ciò che è emerso, comunque, consolida in certezza la natura vera dell’atto: si è trattato di un vero e proprio attentato avvenuto, come si ricorderà, a pochi giorni dal voto, che si risolve con una sentenza e una condanna assolutamente insufficienti per un fatto di una gravità, per la nostra città, senza precedenti, compromettendone la serenità, in uno dei momenti più delicati della sua storia. L’autoproclamato paladino della sicurezza, l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, in quella vicenda, dimostrò tutta la sua debolezza: nonostante i proclami roboanti, l’attentatore ha potuto vagare per il territorio italiano indisturbato. Naturalmente nutro il massimo rispetto per chi ha indagato e per i giudici che hanno emesso la sentenza. Ma per me, oggi, è una giornata dove la giustizia non si è compiuta pienamente”.